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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

"Back to nature", l'arte contemporanea tra gli alberi di Villa Borghese

Alberi ricoperti di tessuti variopinti, architetture barocche, sculture di animali animano lo storico parco romano. La mostra a cielo aperto incanta i romani

Alberi rivestiti da tessuti lavorati e variopinti, sculture geometriche, bufale in bronzo, animali illuminati, ellissi che formano una mappa celeste, architetture barocche e altre installazioni dal forte impatto visivo.

Villa Borghese apre le porte all'arte contemporanea con "Back to nature", primo progetto artistico nel'ambito di una strategia di valorizzazione dei parchi storici della Capitale.

Dal 15 settembre, la mostra a cura di Costantino D'Orazio ha trovato casa in uno tra i più bei parchi di Roma. Un progetto espositivo inedito che riflette sul futuro e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura, in questo complicato periodo di cambiamenti climatici e di pandemia. Un'esposizione ad ingresso gratuito, davvero accessibile a tutti coloro che frequentano il parco, con opere di artisti di rilievo internazionale quali Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi, Nico Vascellari.

La mostra

Arte e natura si fondono in Back to nature offrendo uno spettacolo mai visto prima nella Capitale. Le opere dialogano grazie alla trasparenza, che permette di ammirarle in sintonia con la natura del parco e in perfetta convivenza tra loro. Passeggiare nel parco permetterà, fino al 13 dicembre 2020, ai visitatori di godere della corrispondenza tra il segno contemporaneo, le architetture del parco e le piante che lo abitano.

Back to nature doveva inaugurare nella Capitale la scorsa primavera, precisamente il 22 aprile, ma era stata sospesa e rimandata a data da destinarsi per l'emergenza Coronavirus: "Dopo un anno di paziente lavoro della Sovrintendenza Capitolina - ha sottolineato a tal proposito Luca Bergamo, vice sindaco e assessore alla Crescita Culturale di Roma Capitale - la mostra Back to Nature vede finalmente la luce. Dieci installazioni di grande formato dentro Villa Borghese e nel museo Carlo Bilotti, una vera e propria collettiva che abbraccia diverse generazioni di artisti e una selezione di opere che stimola diverse riflessioni, tra cui quelle sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura".

Una mostra che per Bergamo ha un valore speciale: "Tengo molto a questa mostra per diversi motivi: abita una villa tra le più belle della nostra città, uno spazio accessibile a chiunque e frequentato da persone di età, genere, orientamenti, provenienze diverse. Pubblici che si incontrano tra loro, e con l' arte contemporanea, che irrompe nelle nostre vite con domande e suggestioni sul presente e sul futuro.
Un altro motivo è che conferma, ancora una volta, che a Roma le istituzioni culturali sanno lavorare insieme producendo bellezza per tutta la città: in questa occasione hanno cooperato Sovrintendenza, Casa del Cinema, Palazzo delle Esposizioni, la Galleria Nazionale e il Conservatorio di Santa Cecilia, che ha regalato al pubblico uno splendido concerto sotto l'opera 'Etherea' di Edoardo Tresoldi".

L’esposizione coinvolge prevalentemente il Parco dei Daini e l’area di Piazza di Siena, oltre al Museo Carlo Bilotti e al Museo Pietro Canonica, con la proposta di un percorso di opere che invitano i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea.

Dallo spettacolare doppio Igloo di Mario Merz e alla nuova opera di Mimmo Paladino, dieci grandi bandiere ispirate dai dettagli delle sculture e della natura del parco, in Back to Nature dialogano opere progettate per l’occasione e opere che trovano nel parco una nuova identità. Andreco propone Drops, un’installazione originale che abita la Prospettiva del Teatro nel Parco dei Daini; Davide Rivalta espone una grande bufala in bronzo fusa con il metodo della cera persa, a dialogo con i leoni esposti sulla scalinata della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea; Grazia Toderi interviene nella cosiddetta Loggia dei Vini, padiglione seicentesco al confine con Porta Pinciana, presentando la video installazione notturna Red Map, a cura di Alessandra Mammì; Edoardo Tresoldi, impegnato per la prima volta in un’installazione pubblica a Roma, porta a Villa Borghese Etherea, una grande scultura trasparente e abitabile che dialoga con gli alberi del Parco dei Daini; Nico Vascellari presenta presso la Casa del Cinema un’opera video realizzata per l’occasione, pensata come un omaggio alla natura, che accompagna lo sguardo del pubblico in un nostalgico itinerario senza tempo, durante il quale è possibile vivere un’esperienza emotiva controversa, tra l’aspettativa di un evento imminente e la riconciliazione con l’ambiente. Tra gli spazi istituzionali interessati dalla manifestazione e situati all’interno della villa, oltre al Museo Carlo Bilotti e al Museo Pietro Canonica, anche la Casa del Cinema. In particolare, Benedetto Pietromarchi realizza una mostra personale, a cura di Paolo Falcone, all’interno del Museo Carlo Bilotti, con opere realizzate con il riciclo di alcuni elementi arborei della villa.

La manifestazione è concepita come un festival nel quale, intorno alle grandi installazioni artistiche nel verde, in dialogo armonioso con la natura, si svolgeranno performance musicali  e interventi di street artist, volti al coinvolgimento del pubblico. I visitatori della mostra potranno interagire con le immagini elaborate dagli artisti e diventare protagonisti del festival attraverso selfie e scatti fotografici.

La mostra è promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato da Zètema Progetto Cultura. L’iniziativa fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale. Il progetto, che vede come partner Acea, Sport e Salute con FISE e Inbetweenartfilm, si avvale della collaborazione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che ha partecipato all’elaborazione dei contenuti dell’iniziativa e alla scelta degli artisti, dell’Azienda Speciale Palaexpo e del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, promotori del programma di performance che animeranno il festival durante il periodo di apertura, attraverso appuntamenti nei fine settimana e in alcune serate.

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