Cosa significa Aridaje (no, non è un daje di nuovo)
Una delle tante declinazioni del daje romano. Cosa vuol dire "aridaje" e quando i romani sono soliti usarlo
I romani lo sanno bene: "Aridaje" non è un "daje" moltiplicato per due.
Nelle ultime ore, dopo l'utilizzo del termine romanesco da parte di Beppe Grillo per appoggiare la ricandidatura della sindaca di Roma Virginia Raggi, la discussione si è scatenata sul web e i romani, giustamente, hanno rivendicato la loro romanità e ci hanno tenuto a chiarire il significato corretto del termine.
L'intenzione del comico genovese era quella di ribadire il suo "daje", rafforzandolo, raddoppiandolo con quell'"ari", ma a Grillo è sfuggito un dettaglio fondamentale: "aridaje" viene utilizzato dai romani con tutto un altro significato.
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Che significa Aridaje?
"Aridaje" è quell'espressione utilizzata dai romani per sottolineare la noiosa e non indispensabile ripetizione di parole o di azioni. E, non a caso, il tono che accompagna questa parola è spesso scocciato, annoiato, seccato. Un po' come dire "c'arisemo" (ci risiamo)", altro modo di dire tipico dei cittadini della Capitale.
D'altronde il dialetto romanesco è pieno di coloriture e "Daje" ha talmente tante declinazioni che per un non romano conoscerle tutte è davvero impegnativo.
Da 'daje' a 'eddaje', da'daje tutta' a 'daje forte', fino - appunto - a 'aridaje'.
Aridaje nei film romani
Un'espressione che ci ha fatto sorridere anche in tanti sketch comici e nei film di grandi attori romani come Alberto Sordi e Carlo Verdone. Indimenticabile, ad esempio, la famosa "Aridaje co 'sto sesso! T'è entrato dentro ar cervello a te er sesso... ". "E manco esce" frase detta da Carlo Verdone o ancora l'"Aridaje" detto da Alberto Sordi nella scena della vasca da bagno, entrambe del film In viaggio con papà.