rotate-mobile
Eventi

Concertone Primo Maggio, è polemica su Fabri Fibra: "Esalta la violenza sulle donne"

L'accusa arriva da Dire, l'associazione nazionale dei centri contro la violenza alle donne che chiede "ai sindacati di fare una scelta responsabile e di revocare l'invito nel rispetto delle donne e di tutte le vittime di violenza omofoba e di femminicidio"

E' polemica sul concertone del primo maggio. A sollevare il polverone la presenza già ufficiale del rapper Fabri Fibra, giudicata da qualcuno "grave e inopportuna". Nei testi delle sue canzoni divulgherebbe infatti "messaggi sessisti, misogini, omofobi cantando l'apologia della violenza contro le donne". La presa di posizione è di Dire, l'associazione nazionale dei centri contro la violenza alle donne che chiede "ai sindacati di fare una scelta responsabile e di revocare l'invito nel rispetto delle donne e di tutte le vittime di violenza omofoba e di femminicidio".

In una lettera di Dire - diffusa a Firenze da Artemisia, centro che fa parte dell'associazione -, si fa riferimento alle canzoni 'Su le mani' dove "alcuni passaggi esaltano la violenza con riferimenti a una dolorosissima vicenda che scosse l'Italia negli anni '80 e che conto' 16 vittime" (é citato Pacciani ndr), e 'Venerdi' 17', in cui "canta lo stupro e l'assassinio di una bambina di 12 anni ed esalta azioni violente contro le donne".

"Qual è la motivazione di questa scelta dei sindacati? - si chiede Dire - E' opportuno che si divulghino dei messaggi violenti in occasione del concerto del Primo Maggio, a cui assisteranno molti giovani e molte giovani, e che ancora una volta si faccia spettacolo con la violenza contro le donne?". Dire ricorda che nel 2012 "sono stati oltre cento i femminicidi" mentre "le donne che si sono rivolte ai centri sono state 14mila: un dato che rappresenta solo la punta dell'iceberg di un fenomeno in gran parte sommerso e alimentato da una cultura attraversata da stereotipi sessisti, modelli di mascolinità prevaricanti e violenti, discriminazioni contro le donne".

"La questione dell'inefficacia delle politiche di contrasto alla violenza contro le donne - rileva ancora -, anche in relazione alla mancanza di prevenzione tra i giovani e le giovani, è stata stigmatizzata nel 2012 da Rashida Manjoo, special rapporteur dell'Onu, che ha richiamato l'Italia ad una corretta applicazione della Cedaw".

CONCERTONE PRIMO MAGGIO: TUTTE LE INFO

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concertone Primo Maggio, è polemica su Fabri Fibra: "Esalta la violenza sulle donne"

RomaToday è in caricamento