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Pienone al Concertone di San Giovanni: "Eravamo almeno settecentomila"

Questa la cifra dei presenti secondo gli organizzatori. I sanitari dell'Ares 118 hanno effettuato fino alle 22 di ieri 107 interventi sanitari nei diversi punti medici avanzati. Solo 11 persone sono state trasportate trasportate nei diversi ospedali di Roma

Settecentomila persone presenti a Piazza San Giovanni, secondo gli organizzatori del Concertone. Rispetto all'anno scorso si sono riempite anche alcune vie di accesso alla piazza, e le presenze sarebbero 100 o 200 mila in più rispetto alla passata  edizione. Questo nonostante la fitta pioggia che non ha impedito alle centinaia di partecipanti di ballare nel pratone.

I sanitari dell'Ares 118 hanno effettuato fino alle 22 di ieri 107 interventi sanitari nei diversi punti medici avanzati. Solo 11 persone sono state trasportate nei diversi ospedali di Roma. Le operazioni di gestione dei soccorsi si sono svolte senza problemi e le patologie sono state prevalentemente malori da stanchezza e disidratazione, abuso di alcool, contusioni per traumi minori o svenimenti. La piazza è stata 'sorvegliata speciale' delle forze dell'ordine con disposizioni della Questura che hanno predisposto un maggior numero di uomini in campo.

LA SERATA - La lunga diretta di Raitre ha ripreso alle 20.00 con l'orchestra dei cento violoncellisti diretta da Giovanni Sollima, che dopo l'Inno di Mameli ha eseguito 'Bella ciao'. A seguire uno dei momenti clou del concertone, la Grande Orchestra Rock che ha regalato alla folla un medley prog che ha tra l'altro visto Niccolò Fabi in 'Un mondo d'amoré di Gianni Morandi. Il concerto è proseguito con Nicola Piovani che al pianoforte ha accompagnato Giovanni Sollima, Fabrizio Bosso e Tosca.

Poi, Daniele Silvestri che ha cantato il brano sanremese 'A bocca chiusa' accompagnato dai ragazzi sordomuti di Radio Kaos Italis, che hanno chiesto alla piazza di accompagnarli con "un grande applauso sordo" con le mani alzate. "Saluto la piazza di Taranto - ha detto Silvestri prima di eseguire il brano - è una città che sta soffrendo. Non c'é nessuna competizione, siamo la stessa piazza".

Nel gran finale della serata anche Max Gazzé che ha interpretato cinque tra i suoi brani più famosi, Elio e le Storie Tese con il suo brano irreverente sul Primo Maggio introdotto da Eugenio Finardi, Vinicio Capossela e Cristiano De André, con alcune delle canzoni più famose del padre, come 'Il pescatore'. A chiusura dell'evento di nuovo Vittorio Cosma a dirigere 'Sfiorisci bel fiore' cantata da Geppyi Cucciari.

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