Turbìne musicali del jazz indipendente al TAG- Tevere Art Gallery
Un sottotitolo importante per un nuovo spazio autodeterminato sulla scena musicale di Roma. L’avanguardia è ancora possibile nei sentimenti con cui si vive in corpo la musica.
TURBìNE è una rassegna di jazz di confine a cadenza quindicinale.
La meccanica del festival: promuovere prioritariamente i dischi andati in stampa di recente ed aprire una finestra di attenzione per i migliori progetti musicali autografi in circolazione.
Specialmente se appena editi, colti sull’uscio di una sala di registrazione e sull’orlo di una emozione dal vivo.
Sabotiamo cervellotici assolo ed altre anaffettività musicali.
Ulteriore turbìna “selettiva” da direzione artistica: scegliere formazioni che non calchino abitualmente i palchi dei club romani. O poiché provengono da contesti urbani limitrofi o perché meno pubblicizzati.
Al TAG, locale dal nome significante, le TURBìNE del jazz si accendono per la prima volta il 6 Novembre. Il palco è quasi pronto, in una strada che è già la sponda sonora del gorgogliare del Tevere.
Un Tag è alla lettera un’etichetta esplicativa, applicabile a qualsiasi prodotto musicale (per esempio JAZZ!) e quando contraddistingue l’autore ne vuole definire l’identità artistica attraverso l’appartenenza ad un linguaggio. Stilemi inclusi.
A Turbìne invece interessa la personalità di un musicista: una valore non misurabile sulla sua identità ( quella da Tag per capirci), ma che semmai è la variabile incalcolabile della sua inventiva.
Quella in grado di suscitare qualcosa sul volto di chi ascolta.
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