Un americano di Roma, intervista a Robert McDuffie fondatore del Rome Chamber Music Festival
Fondato e diretto dal famoso violinista Robert McDuffie il Rome Chamber Music Festival giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione consecutiva. Nella meravigliosa cornice della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, a partire dal 4 giugno, sotto la splendente volta affrescata da Pietro da Cortona, si avvicenderanno 34 artisti provenienti da tutto il mondo, di cui 15 coach di fama internazionale e 19 giovani talenti, selezionati e invitati ad esibirsi grazie alla missione giovani, ai suoi partner e ai suoi sponsor. Il Festival, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, si conferma così l’appuntamento musicale romano più atteso di giugno.
Il concerti si inaugureranno con una serata ad inviti il 7 giugno, ospiti d’onore i primi ballerini dell’Hamburg Ballet, Silvia Azzoni e Oleksander Ryabko. I concerti serali e le prove aperte durante il giorno proseguiranno poi ogni sera fino al 11 giugno. Tra gli artisti di fama mondiale ospiti del Rome Chamber Music Festival Lawrence Dutton, Alessandro Carbonare, Guido Corti, Kurt Muroki, solo per citarne alcuni, oltre naturalmente a Robert McDuffie e al suo prezioso violino Guarneri del Gesù che abbiamo incontrato su una terrazza romana che affaccia sulla splendida fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini.
Direttore, cosa rappresenta Roma per lei?
Roma è semplicemente la città più bella e magica del mondo e volevo avere una scusa per ritornarci almeno una volta all’anno, così mi sono inventato il Rome Chamber Music Festival !
Davvero ! Di solito siamo abituati a dichiarazioni più pompose da parte dei grandi maestri della musica classica !
A parte gli scherzi , la musica è gioia di vivere, per chi la fa e per chi la ascolta. Ogni grande artista studia e lavora tantissime ore al giorno, ogni giorno, non ci sono domeniche né orari. Si suda molto e molti di noi dalla più tenera età ! guardate le biografie degli artisti ospiti del Festival ( su www.romechamberfestival.org) , alcuni di loro hanno iniziato ad esercitarsi già a 4 -5 anni; Tutta questa disciplina e abnegazione non può diventare qualcosa di narcisistico che esclude dal godimento della vita , quindi va festeggiata e celebrata in una città in cui non solo si è circondati da opere del genio universale, dall’arte e dalla spiritualità , ma anche da ristoranti meravigliosi - e perché no ? da una buona dose di anarchia.
Sui ristoranti ci invita a nozze, quali sono i suoi preferiti nella Capitale?
Al primo posto viene Il Moro , favolosa trattoria che mi ha fatto conoscere Fulvio Stinchelli, il Professore di Roma della Roma. Lì mi sento a casa: lì non sono un americano a Roma , ma sono un americano di Roma . Sempre Fulvio mi diceva : Romani non si nasce, si diventa. Poi Ai due Ladroni, Tullio ( che è vicinissimo al nostro Palazzo Barberini ), lì ci porto spesso Larry Dutton ( Lawrence Dutton, il favoloso e pluripremiato violista dell’Emerson Quartet) che adora come me il cibo italiano. Lui addirittura lo fotografa e io mi vergogno un po’ se lo fa in mia presenza ( scherzo, Larry!) ; Anche le colline emiliane, sempre vicino a Via Quattro Fontane dove studiamo e ci prepariamo ad esibirci con i giovani talenti che selezioniamo ogni anno in tutto il mondo.
Ricordiamo che il festival presenterà alcuni tra i più famosi capolavori della musica da camera classica e contemporanea: da Beethoven a Brahms passando per Schubert, Adams, Glass, Pärt e Martucci. L’11 giugno il festival si chiuderà con alcune delle più famose musiche per il cinema nell’arrangiamento del noto compositore di colonne sonore David Mallamud, un programma eterogeneo…
Invito tutti a partecipare a questa bella festa per tutti quelli che amano vivere bene ascoltando buona musica e premiando il merito di chi fa un lavoro durissimo nei secoli dei secoli : L’Artista ! Il Festival vuole coltivare le nuove generazioni di musicisti, offrendo loro un’ opportunità di crescita personale, artistica e professionale di inestimabile valore. Considero Roma come l’approdo di un pellegrinaggio spirituale e musicale che coinvolge musicisti da tutti il mondo e di tutte le età, dai 16 ai 55 anni, e un pubblico altrettanto eterogeneo. Oltre a trasmettere gioia al pubblico , con questo festival voglio offrire ai giovani talenti della scena internazionale gli strumenti per misurarsi in un contesto di altissimo livello. Nei giorni del Festival, inoltre, avremo molte prove aperte al pubblico e master classes, come ogni anno sarà un evento straordinariamente ricco e generoso. “ Per informazioni www.romechamberfestival.org ; www.facebook.com/romechamberfestival