Il direttore dell'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo Yuri Temirkanov all'Auditorium di Roma
Serata russa che vede sul podio un mito vivente, Yuri Temirkanov, prestigioso direttore dell'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, alle prese con due compositori entrambi appartenenti al cosiddetto "Gruppo dei Cinque" (assieme a Milij Balakirev, César Cui, Aleksandr Borodin), vivace fucina di ricerca di un'identità culturale nazionale in cui Nicolaj Rimskij-Korsakov e Modest Musorgskij incarnano due diverse posizioni rispetto al patrimonio folklorico.
Strumentatore raffinato, il primo trova il suo ambito più congeniale nella fiaba, narrata con colori musicali vivissimi così che i racconti meravigliosi che la principessa Shéhérazade narra al terribile sultano e il caleidoscopio di immagini che ne scaturisce, ci trascinano in un'atmosfera ricca di suggestioni orientali. Musorgskij invece vive la musica come una continua sperimentazione e il suo Boris Godunov - da un dramma di Puskin - pur narrando fatti storici, procede per quadri staccati tra loro autosufficienti ed è un vero e proprio work in progress al quale l'autore mise mano più volte nel tentativo di incontrare il favore della critica.
Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Yuri Temirkanov direttore
Evgeny Nikitin basso
Rimskij-Korsakov L'invisibile Città di Kitezh: suite
Musorgskij Boris Godunov: Scena dell'Incoronazione - Monologo e Morte di Boris
Rimskij-Korsakov Sheherazade