Giusy Zaccagnini presenta il suo album d’esordio al ‘Na Cosetta
Venerdì 29 maggio, Giusy Zaccagnini si esibirà con la sua band sul palco del 'Na Cosetta di Roma. Durante la serata la cantautrice abruzzese, d'adozione romana, presenterà al pubblico il suo disco d'esordio "Scusate se non mi sento all'altezza dell'idea che ho di me", uscito il 5 maggio per Lapidarie Incisioni.
"Scusate se non mi sento all'altezza dell'idea che ho di me" è il disco d'esordio di Giusy Zaccagnini, cantautrice di origini abruzzesi trapiantata a Roma, ma cittadina del mondo, con alle spalle diverse esperienze accademiche teatrali e canore. L'album, uscito il 5 maggio 2015 per Lapidarie Incisioni, si dipana attraverso otto brani, per una ricerca di sé stessi che lentamente si apre, poggiando su atmosfere rarefatte che contaminano il più raffinato cantautorato italiano con divagazioni quasi cameristiche e incursioni nell'elettronica. Al linguaggio delle canzoni, semplice e diretto, senza sofisticazioni, corrisponde un panorama sonoro dai colori ben definiti, con la voce leggera e ricca di sfumature di Giusy a fare da collante al tutto. L'effetto è quello di un viaggio le cui stazioni declinano il concept dell'album in maniera libera e vitale, con una omogeneità di stile ma sperimentando allo stesso tempo molteplici possibilità espressive, strumentali e vocali. Il disco vede la produzione artistica della stessa Giusy Zaccagnini insieme al collettivo di Lapidarie Incisioni, con la collaborazione agli arrangiamenti di Federico Ferrandina, pluripremiato autore di colonne sonore in Italia e all'estero e già al lavoro con artisti del calibro di Sergio Cammariere ed Alessandro Haber.
"«Scusate se non mi sento all'altezza dell'idea che ho di me» è il mio primo disco, ed è come un calco di gesso del mio corpo che si stacca da me, immortalandomi - racconta Giusy Zaccagnini -. Le sue canzoni parlano del punto di snodo della vita di una donna: come in una fiaba moderna offrono, ciascuna a suo modo, l'occasione per una sorta di rito di passaggio attraverso cui scollare da sé una pelle non più calzante. Ognuna parla di una liberazione, di una possibilità concreta di liberazione"
BIOGRAFIA
Giusy Zaccagnini nasce il 23 maggio 1978 in un piccolo paese di collina nella provincia di Pescara, Tocco da Casauria, dove trascorre infanzia e adolescenza. A sei anni inizia a studiare il pianoforte con una maestra del paese. Alterna gli studi facili dei grandi compositori a libri di canzoncine per bambini. Scopre da subito (ma non sa di averlo scoperto) che ama suonare e cantare insieme. "L'asino raglia" è la sua prima interpretazione piano-voce. Fino a 18 anni vive in Abruzzo, poi, dopo la maturità classica, si trasferisce a Roma per studiare presso l'università la Sapienza, dove si diploma in Scienze dello Spettacolo. In questo stesso periodo è attrice della compagnia di ricerca Teatro Internato e partecipa a molti laboratori e seminari teatrali tenuti da vari esponenti del teatro italiano e internazionale (Marcello Cava, Carlo Quartucci, G.Bogdanov, Katy Marchand, Ferruccio Di Cori, Edda dell'Orso, Julia Varley, Raul Iaiza, Milon Mela). Continua ad approfondire lo studio del canto e dà vita al suo primo progetto musicale, i Gretadieu, insieme a Giacomo Salario (tastiere) Roberto Salario (basso), Graziano Zuccarino (batteria), Alessandro Nosenzo (chitarra) ed Elena Floris (violino). Conclusi gli studi universitari interrompe il percorso nel teatro e si sposta a Dublino, dove per un anno canta per le strade del centro. Nel 2007 rientra in Italia e torna ad esibirsi con i Gretadieu: insieme a Giacomo Salario e ad Alessandro Nosenzo scrive le sue prime canzoni in inglese, e con 4 brani originali la band partecipa e vince le selezioni regionali di Arezzo Wave. A fine 2007 incide con i Gretadieu l'album Secret Trip. Nel 2008 riprende a studiare in maniera più mirata la tecnica vocale rivolgendosi ad insegnanti quali Rosa Rodriguez, Diana Torto, Fabrizia Barresi, Beatrice Sarti, e Raffalla Misiti, e l'anno successivo è amessa al corso triennale di canto jazz al Conservatorio di Frosinone. Studia l'armonia, approfondisce lo scat e l'improvvisazione, riprende a studiare il pianoforte. Tra un solo di Chet e le scale modali, si ritaglia uno spazio per sé ed inizia a scrivere le sue prime canzoni in italiano. Alla fine del secondo anno di Conservatorio coglie l'opportunità di una borsa di studio per studiare all'estero, e sceglie come destinazione Lisbona. Ad attenderla c'è una bellissima sorpresa. L'insegnante di canto della Scuola Superiore di Musica presso la quale studia è la cantante portoghese Maria Joao. Il confronto con questa eccellenza della musica internazionale sarà uno stimolo e una guida per definire il suo percorso di artista e di cantautrice. Durante l'anno lusitano continua a comporre e si esibisce nei locali della città proponendo le sue canzoni in italiano. Tornata in Italia si laurea in Conservatorio proprio con una tesi sulla tecnica improvvisativa della cantante portoghese. Scrive altre canzoni e trova Lucio Leoni (amico di sempre) felice di ascoltarle. La strada percorsa la porta ad incidere il suo primo disco da solista, "Scusate se non mi sento all'altezza dell'idea che ho di me", uscito per Lapidarie Incisioni il 5 maggio 2015.