Giusy Caruso in concerto a Roma: "Nella Sfera del suono, crocevia di mondi"
"Nella Sfera del Suono, crocevia di mondi" è il nuovo progetto della pianista Giusy Caruso, artista versatile che predilige repertori ampi - dalla classica sino allo stile più contemporaneo - finalizzati alla creazione di programmi concertistici tematici non convenzionali. La prima del suddetto progetto concertistico si terrà giovedì 11 Dicembre ore 20,30 presso la sala della Fondazione Isabella Scelsi a Roma con la diretta trasmessa su Radio CEMAT.
Il percorso semantico proposto dalla pianista ripercorre un itinerario ben preciso incentrato sull'indagine timbrica sul suono ad opera dei compositori italiani contemporanei Giacinto Scelsi (1905-1988), Davide Anzaghi (1936) e Biagio Putignano (1960). Partendo dal concetto di "sfericità" del suono propria di Scelsi, la pianista segue il filone delle contaminazioni musicali perseverando sull'idea di suono come "crocevia di mondi": incontro di diversi mondi culturali e incontro di diversi mondi timbrici.
Il programma prevede l'esecuzione della Suite "Ttai" n. 9 (1953) per pianoforte di Giacinto Scelsi e, in prima assoluta, della Suite "Terracromìe" (2011) di Biagio Putignano, entrambi i brani fortemente influenzati dalla musica e dalla filosofia orientale, volte a una concezione metafisica di suono e assenza di suono inteso come energia e vibrazione. Seguiranno "Due Intermezzi" (1983) di Davide Anzaghi il cui richiamo formale al linguaggio brahmsiano viene rigenerato da una ricerca timbrica cristallina finalizzata a riscoprire un'intima cantabilità del pianoforte nei continui arabescati posti nel registro medio acuto. A conclusione del concerto in prima assoluta una vera novità proposta dal compositore Anzaghi: il brano "Son'Ora" (2014) per pianoforte e piccole percussioni suonate dallo stesso pianista. L'impasto di sonorità, percussive e melodiche del pianoforte e dei piccoli strumenti appartenenti alla stessa famiglia delle percussioni, riconduce l'ascoltatore al crocevia di mondi timbrici diversi che giungono dal centro del suono, e si compenetrano per l'appunto "nella sfera del suono".