Domenico Sanna live: "Brooklyn Beat!" alla Casa del Jazz
Dopo il tour dello scorso novembre, venerdì 20 marzo il pianista Domenico Sanna salirà sul palco della Casa del Jazz di Roma per presentare il suo album "Brooklyn Beat!" in trio con Ameen Saleem e Dana Hawkins, grandi esponenti del jazz contemporaneo con cui ha dato vita al disco, inciso al The Bunker Studio di Brooklyn e prodotto e distribuito da Jando Music in collaborazione con Via Veneto Jazz. Dopo numerose collaborazioni discografiche, Domenico Sanna arriva dunque al suo terzo disco da leader alternandosi liberamente tra uno Stainway e un Fender Rhodes e ponendo al centro delle sue scelte stilistiche il "beat", la pulsazione che caratterizza il mondo musicale del quale si è nutrito negli ultimi anni. Questa ricerca porta inevitabilmente ad affondare le radici della sua musica sino alle origini del jazz, sostenuto dal background afroamericano della sezione ritmica costituita da Saleem e Hawkins: si distingue chiaramente un groove contemporaneo, dal suono asciutto, acustico, con elementi di R&B e swing.
Classe 1984, Domenico Sanna è un pianista raffinatissimo ed affermato in Italia ed all'estero, vantando collaborazioni stellari con grandi artisti internazionali, tra cui Dave Liebman, Jeff Ballard, Steve Grossman, Bill Stewart, Peter Berstein, Joe Lovano, Eddie Gomez, Gregory Hutchinson, ed italiani (Gege' Telesforo, Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Maurizio Giammarco, Dario Deidda).
Ameen Saleem è attualmente tra i contrabbassisti più richiesti in America e in Europa. Membro storico delle varie band di Roy Hargrove, ha collaborato con Marcus Strickland, Greg Hutchinson, Andy Bey, Nicholas Payton, Renee McLean, George Cables, Winard Harper, suonando nei festival e jazz club più importanti al mondo. Il batterista Dana Hawkins è considerato un astro nascente del drumming. Cuore gospel ma carico di groove, seppur giovanissimo da anni è impegnato in grandi tournée mondiali con musicisti del calibro di Jeremy Pelt, Esperanza Spaulding, Ambrose Akimunsire e Gerald Clayton.