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Concerti Viale di Porta Ardeatina, 55

Buon compleanno Casa del Jazz: concerti gratis per tutta la giornata

La maratona jazzistica, iniziata alle 12, proseguirà fino a sera. Ingresso libero per ascoltare i concerti di Paolo Damiani (violoncello) e Antonio Iasevoli (chitarra), di Marco Acquarelli - Claudio Leone - Andrea Molinari e della Paolo Damian band

Sette anni d'attività da festeggiare con tutti i romani. La casa del Jazz compie gli anni e per celebrarsi offre un concertone gratuito nel parco, all’ombra dei pini. Da mezzogiorno a sera si alternano docenti della Casa e allievi delle classi di jazz del Conservatorio di Santa Cecilia. Un’ottima soluzione per la giornata di festa, tra swing e relax in uno dei più bei giardini di Roma, parte integrante della villa confiscata al capo della banda della Magliana e adibita a tempio e fucina della musica afroamericana.

Il via alla festa lo dà alle 12 uno dei numi tutelari della Casa, il batterista Roberto Gatto: tra i drummer più apprezzati al mondo, strumentista versatile e curioso, capace di intelligenti incursioni nella classica contemporanea come nel pop, antidivo, con un curriculum di collaborazioni di rara vastità e alto pedigree, a suo agio nei panni di leader come in quelli di session man. Qui Gatto suona in quartetto con Andrea Molinari (chitarra), Antonio Giordano (sax tenore) e Francesco Puglisi (contrabbasso).

Alle 15 salirà sul palco il duo Paolo Damiani (violoncello) e Antonio Iasevoli (chitarra), ambedue docenti a Santa Cecilia. Una formazione inconsueta, un jazz di confine con l’inusuale voce del violoncello, strumento per il quale Damiani – in testa alle classifiche delle riviste di settore nel 2007 come miglior autore – va elaborando da anni un’originale sintassi jazzistica.
 
A seguire, ancora Iasevoli ma questa volta con la sua classe di chitarra jazz: si succedono un trio (Marco Acquarelli – Claudio Leone – Andrea Molinari), un altro trio (Roberto Dati – Damiano La Rocca – Pietro Nicosia) e un duo (Daniele Cordisco – Nicola Di Tommaso). Altro genere inusuale, un jazz a base di polifonie tra sole chitarre, sospeso tra didattica e sperimentazione.

In chiusura, la Paolo Damiani Band con Paolo Damiani (violoncello e musiche), Luigi Masciari (chitarra), Luigi Tresca (sax), Alessandro Paternesi (batteria) e Ludovica Manzo (voce). Il gruppo costituisce un vero e proprio laboratorio tra nuovi ma già noti talenti, in cui il cello-jazz di Damiani viene rielaborato in chiave collettiva con singolari aperture formali e contaminazioni di generi. Il violoncellista romano dà così corpo un’altra volta alla sua vena di sperimentatore e talent scout: nel 1982 fu lui ad ospitare nel suo quintetto l’esordio di Paolo Fresu.

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