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I The Pills diventano grandi ed è "Sempre meglio che lavorare"

Dal web al grande schermo: il trio comico romano nelle sale con una pellicola esilarante che racconta uno spaccato, più che altro iperbolico, di alcuni trentenni d'oggi

Dal web al grande schermo. E' la scommessa del trio comico romano The Pills all'esordio assoluto nelle sale cinematografiche con il film "Sempre meglio che lavorare". 

Matteo Corradini, Luigi Di Capua e Luca Vecchi, nell'occasione anche regista della pellicola, raccontano - con estrema schiettezza e attraverso le gag divertenti che li hanno resi celebri e amati dal popolo di Youtube - uno spaccato, in chiave comica e iperbolica, dei trentenni di oggi. 

Prima regola: mai lavorare. Precetto che i tre seguono sin da bambini fino al momento - quello di una simil crisi - che giunge inesorabile alla soglia dei trent'anni quando i protagonisti si ritrovano nel fuoco incrociato di una prolungata post adolescenza e l'esigenza, a dire il vero non troppo sentita, di trovare un'occupazione.

Il lavoro è il vero nemico, il full time ancor di più. Mali che vanno evitati e che non possono interrompere una vita di svago, passata nell'ozio e scandita da tazze sempre fumanti di caffè nella cucina di un appartamento di Roma sud. 

Il racconto scorre veloce, la trama è leggera e semplice. Si ride, ma non troppo. Difficile infatti trasferire per intero la comicità somministrata in "pillole" in un film del grande schermo. Insomma le idee ci sono, l'esecuzione nel complesso forse da rivedere. 

Ma se l'esperimento della scuderia di Valsecchi, già campione di incassi con Quo Vado? di Checco Zalone, potrà considerarsi riuscito lo stabilirà solo il pubblico. E chissà - questo il vero interrogativo - se l'umorismo di The Pills potrà essere compreso e apprezzato anche fuori dal GRA. 
 

The Pills nelle sale: la programmazione nei Cinema di Roma 

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