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Cinema

Festival del film di Roma 2011, "Magic Valley" e "Babycall": due thriller ad alta tensione

Presentati due thriller ad alta tensione. "Magic Valley", opera prima del regista statunitense Jaffe Zinn, e "Babycall", del norvegese Pal Sletaune. Attesi oggi "11 metri" di Francesco Del Grosso, documentario su Agostino Di Bartolomei, calciatore e capitano della Roma del secondo scudetto

Presentati ieri sera alla stampa e proiettati oggi per il pubblico due film ad alta tensione. Il primo, statunitense, opera prima di Jaffe Zinn, "Magic Valley", è ambientato nella provincia di Buhl, nell'Idaho, dove la realtà rurale è costituita di grandi spazi e piccoli gesti, di tante persone ma di gente essenzialmente sola, chiusa e arginata nel proprio microcosmo. La monotonia della quotidianità subisce una sterzata improvvisa durante una calda giornata d’ottobre in cui si incrociano le vite e i destini di alcuni abitanti della tranquilla cittadina.

Un allevatore ittico perde tutti i pesci del suo allevamento a causa del gesto egoista del proprietario della terra confinante con la sua; lo sceriffo, vicino alla pensione, sembra più ripiegato verso se stesso e i propri scopi personali che non disposto ad assolvere i propri doveri che la sua carica impone; due bambini, sottoposti a scarsi controlli dai prorpi genitori, si addentrano nei campi soleggiati permeandosi dei segreti e dei misteri che questi nascondono confondendoli con i propri giochi; un ragazzo, TJ Waggs, uno studente di scuola superiore, sarà costretto a fare i conti con il gravosissimo peso sulla coscienza che il suo segreto costituisce. Chirurgicamente assemblato e perfettamente rifinito il film, nonostante sgorghi freddezza da ogni particolare stilistico – quasi assenti le sonorità, i dialoghi sono brevi e anche le espressività degli interpreti sono ridotte all’essenziale - è riscaldato da considerevoli sobbalzi stilistici che lo rendono palpitante a dispetto delle apparenti intenzioni del regista. Male e divertimento si fondono e si confondono, disorientando lo spettatore e palleggiandolo a intermittenza tra la dimensione ludica e la dimensione spietata, tra lo sguardo lucido degli adulti e quello incosciente e leggero dei bambini. Al suo debutto Zinn racconta i luoghi della sua infanzia, sviscerando fino all’esagerazione la provincialità di una società assopita dietro gestualità consuetudinarie e vendette meschine.

Tiepido entusiasmo ha accolto all’anteprima stampa anche il tanto atteso "Babycall", un thriller horror psicologico di nazionalità Nordeuropea. Il norvegese Pal Sletaune porta sullo schermo Noomi Rapace che interpreta Anna, una donna che vive con suo figlio sotto protezione a causa dell’instabilità psicologica dell’ex marito di Anna e padre di Anders, suo figlio. I due vivono le loro vite in fuga continua, costretti a cambiare spesso abitazione e quartiere, in uno stato di tranquillità precaria e di paura costante per la sicurezza reciproca. Anna, fagocitata dal vortice della paranoia, porta Anna ad avere paura per il figlio tanto da acquistare un babycall per tenerlo sempre sotto controllo. Questo strumento si rivelerà presto fonte di ulteriori guai e Il piccolo Anders sarà ancora in pericolo. Un film psicologico con una leggera virata nel paranormale, di cui risulta molto ben costruita la prima ora, ricca di buoni spunti inquietanti e misteri angoscianti che appassionano lo spettatore e lo assorbono nelle cupe atmosfere dell’ambientazione.

Attesi oggi "11 metri" di Francesco Del Grosso, documentario su Agostino Di Bartolomei, calciatore e capitano della Roma del secondo scudetto, morto suicida il 30 maggio 1994, a distanza di dieci anni esatti dalla storica e sfortunata finale di Coppa dei Campioni, persa dalla compagine giallorossa ai calci di rigore di fronte al proprio pubblico, allo Stadio Olimpico, nel 1984.

Preceduta da un'introduzione dello stesso regista insieme a Mario Sesti, Massimo Sebastiani e Luca Di Bartolomei (figlio di Agostino), la proiezione avrà tra il pubblico alcuni spettatori d'eccezione, rappresentanti dell'A.S. Roma: dai giocatori Daniele De Rossi e Simone Perrotta ai dirigenti Franco Baldini, Walter Sabatini e Antonio Tempestilli, fino al preparatore dei portieri Franco Tancredi (compagno di squadra di Di Bartolomei), allo storico massaggiatore Giorgio Rossi e al responsabile della comunicazione Daniele Lo Monaco.

Grande curiosità anche intorno al film d’animazione Hugo di Martin Scorsese, previsto per le 16:30 in sala Santa Cecilia. L’Altro Cinema Extra inaugura il film documentario di Sabina Guzzanti Franca, la prima; Patria o Muerte e Circumstance.

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