Canto della Rosa Bianca. Studenti contro Hitler. Monaco 1942/43
Uno spettacolo di Maurizio Donadoni Con Gianluca Ariemma, Antonio Bandiera, Nicasio Catanese, Federica Cavallaro, Eleonora De Luca, Maddalena Serratore, Claudia Zàppia; Musiche: Nicola Alesini Scene e costumi: Laboratorio scenotecnica e sartoria INDA con il gentile sostegno della Fondazione INDA - Istituto Nazionale del dramma Antico prodotto da QA-QuasiAnonimaProduzioni, Indole Teatro Dalla nascita del piccolo Adolf Hitler in terra di Boemia fino all'incendio del Reichstag e la sua presa di potere. Questa storia parte dalla vita del Führer e si snoda nella Germania degli anni trenta con le sue luci e le sue ombre. Ed è proprio nell'ombra che nasce la Weisse Rose, la Rosa Bianca, il movimento studentesco che ha avuto il coraggio di opporsi al nazismo. Sulla determinazione e la spontaneità antieroica di questi giovani universitari prosegue la seconda parte dello spettacolo, mostrando la clandestina opposizione politica e il processo farsa attraverso cui saranno condannati a morte. Non è un finale patetico: i ragazzi hanno lasciato un esempio che verrà perseguito da altri giovani e che anche per noi, rimane forte testimonianza di partecipazione civile e politica. Il documentario teatrale "Canto della Rosa Bianca" nasce dal lavoro di ricerca di Maurizio Donadoni diventato in seguito strumento di didattica teatrale insieme alla Classe del Triennio 2012/2015 dell'Accademia dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico, costituitosi al termine degli studi come Compagnia dal nome Indole Teatro. Sulla scena viene trasposta l'atmosfera dei primi anni del '900: le trasformazioni di quella compagine sociale passando dalle avanguardie artistiche alle teorie politiche. La sinergia del gruppo attoriale, come fosse un unico corpo o, all'occorrenza, una simultaneità di voci, riporta l'euforia della modernità e le paure del singolo individuo nel caos dell'anonima società di massa. Gli attori, attraverso il racconto brechtiano, riducono al minimo gli elementi secondari e la scenografia per porre al centro dell'attenzione la vicenda nei suoi termini essenziali, e si appellano a quella fondamentale partecipazione del pubblico per la ricostruzione storica della vicenda attraverso l'elemento metaforico e metonimico in scena. Lo spettacolo pone la centralità dell'attore che utilizza il suo corpo e la sua voce attraverso elementi performativi, canti e cambi di ritmo, cosi che si passa repentinamente dal riso alla tristezza, dalla riflessione storica al confronto con la contemporaneità. Indole Teatro racconta e ricorda il coraggio che ha reso straordinaria la vicenda di quei ragazzi di ieri. Lo fa con la consapevolezza delle problematiche presenti nella società d'oggi e con la forza attoriale che solo uno spettacolo corale sa dare: una voce sola che urla come l'essere umano, anche in tempi disumani, possa emergere dalla massa e rimanere persona, in eroica semplicità. BIGLIETTO: 10 euro