Azione col sangue: la body art che salva la vita
Miti, riti e tradizioni di ogni civiltà hanno sempre fatto riferimento all'immagine del sangue. Molti artisti europei della performance e della body art estrema dagli anni Sessanta ai Settanta usarono sangue animale ed umano in azioni violente concentrate sul corpo. Le stesse tornarono dirompenti negli anni 90 e anche la ricerca di Kyrahm e Julius Kaiser dal 2009 ha vissuto questa fase.
Gans afferma che ormai l'estetico sacrificale dell'arte è ora sostanzialmente superato ed esaurito.
La necessità attuale è orientata al dono.
Kyrahm e Julius Kaiser, giocando con le parole "azione col sangue" in riferimento alle pratiche di body Art estrema e affine, segnano definitivamente un cambio di rotta. La loro performance in realtà avrà un segno opposto: il focus è sulla poetica del dono, non ci saranno tagli ma abbracci e il sangue verrà concretamente donato per salvare vite.
L'economia del dono ha caratterizzato diverse società "primitive" e, ad oggi, solo pochi gruppi sociali e culturali continuano a praticarla.
In Italia si stima che vi sia bisogno di 40 unità di sangue l'anno ogni 1000 persone, cioè di circa 2.400.000 unità. C'è costantemente urgente bisogno di sangue.
La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, potrebbero averne bisogno.
Le due artiste, danno appuntamento dapprima la mattina alle ore 8.30 presso il Teatroinscatola, per poi recarsi insieme presso un centro trasfusionale vicino. Successivamente ai partecipanti verranno date delle semplici istruzioni per la performance serale.
La sera alle ore 21 dello stesso giorno si tornerà al Teatroinscatola, dove ci sarà la performance: l'emozionante incontro e abbraccio tra donatori e riceventi, persone che non potrebbero vivere senza regolari trasfusioni di sangue, che presenteranno il prezioso momento attraverso il linguaggio poetico della performance art che già possiamo intuire nei versi con cui le due artiste aprono l'evento: "Due corpi, stesso sangue.? ?Nessuna parentela. Vivo, grazie a chi abbraccio"
Il pubblico può decidere se essere donatore e partecipare attivamente dalla mattina o anche assistere solo alla performance serale.
E per chi si chiede se assistere alla performance si dovrà pagare un biglietto di ingresso, la risposta è una citazione di Andrea Tagliapietra:
"Aristotele definisce il dono come una "irreddibilis datio", cioè qualcosa (o qualcuno) che ha dato senza ?possibilità di revoca: è questo che distingue il dono dal prestito. Una seconda caratteristica è che il dono non deve prevedere un contraccambio, perché in tal caso avremmo uno scambio. Il dono in senso occidentale rivela la duplicità che in alcune lingue è ancora conservata, e che associa all'idea di dono (l'inglese "gift") quella di veleno (il tedesco "Gift"). Avvelenati sono, infatti, i doni fondativi della cultura occidentale, dal fuoco di Prometeo e dal vaso di Pandora, fino alla mela di Paride e al cavallo di Troia del poema di Omero. Ma anche il frutto che Eva porge ad Adamo, nel giardino dell'Eden, non è certo un dono senza conseguenze.
Avvelenato o perlomeno ambiguo, infine, è anche il dono dell'artista, la cui offerta dell'opera appare in bilico fra il dono di sé e l'affermazione di dominio, fra l'ospitalità e la provocazione. Ecco allora che, per restituire al dono la sua innocenza, è necessario che esso sia, come suggerisce il filosofo francese Jacques Derrida nel saggio Donare il tempo, un evento assolutamente gratuito, incondizionato e unilaterale.
Indirizzi e contatti
Teatroinscatola
Lungotevere degli Artigiani 12/14 Roma
Info per la partecipazione all'evento
340.6479392
www.azionecolsangue.blogspot.it
Artiste
Kyrahm e Julius Kaiser
www.humaninstallations.com
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dott. Anna Novelli