Aboca presenta “De materia medica. Il Dioscoride di Napoli”
Aboca, azienda leader nel settore dei prodotti a base di sostanze vegetali complesse, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale e l’Università Federico II, presenta per la prima volta il facsimile del codice greco “De materia medica, Il Dioscoride di Napoli”, opera preziosissima risalente a 2000 anni fa, accompagnato dalla traduzione integrale del testo greco, dal commento critico e da 243 tavole moderne.
Ma chi era Dioscoride e perché il suo manuale è così importante per la scienza medica?
Dioscoride era un medico vissuto nel I secolo dopo Cristo. Nella sua opera “De materia medica” (in greco Perì Üles Iatrichès) suddivisa in cinque libri, egli ha raccolto tutto lo scibile terapeutico di derivazione medio-orientale, egiziana e greco-romana. È considerato il più importante manuale di medicina e di farmacia di tutto il mondo greco - romano e, nel Medioevo, è stato tenuto nella massima considerazione sia in ambiente occidentale che in quello arabo.
Si tratta di un erbario, scritto in greco, che ha influenzato tutta la medicina nei successivi 16 secoli. Rimase infatti in uso fino al XVII secolo. Come spiega nella prefazione Valentino Mercati, Presidente di Aboca, il testo di Dioscoride è «un prototipo, insomma, di tutte le farmacopee, un fulcro fondante della medicina occidentale fino all’età moderna». La medicina a Roma, in epoca imperiale, era infatti «un’accozzaglia di pratiche multietniche, oltre che di pratiche superstizioso-popolari».
Composto da 172 carte riccamente illustrate da disegni miniaturizzati in forma di "erbario", nel trattato sono indicate le proprietà e gli impieghi terapeutici di ben 409 specie botaniche note nel I secolo d.C.
Alla parte storico-artistica si affiancano il commento critico e 243 tavole botaniche moderne. In 374 “schede”, compilate da specialisti, le cognizioni dioscoridee sono messe a confronto con quelle raggiunte dalla botanica medica attuale. L’attualità e la modernità del testo di Dioscoride, inoltre, sono esaltate dalla corposa appendice di 700 voci delle patologie e dei farmaci corrispondenti.
Rendere disponibile il testo madre di tutte le farmacopee e base della moderna scienza medica e farmacologia, rappresenta una straordinaria operazione editoriale.
“De materia medica” è considerata la prima farmacopea del mondo antico grazie alla rigorosa impostazione nella classificazione e alla descrizione dei medicamenti di origine vegetale, secondo un metodo “scientifico” valido ancora oggi.
Il manoscritto originale è conservato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
Alla presentazione interverranno Livia Azzariti, medico anestesista e conduttrice televisiva; Duilio Contin, bibliologo e direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum; Valerio Vernesi, saggista e storico dell’arte.
L’evento sarà ospitato in un luogo di straordinaria bellezza: la sede della Biblioteca Vallicelliana, nel complesso monumentale dell'Oratorio dei Filippini, opera seicentesca dell’architetto Francesco Borromini con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Roma, dell’Ordine dei Farmacisti di Roma e del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatarorium Urbis.
Per l’occasione all’interno del Salone Borromini verranno esposti alcuni testi di letteratura medica del XVI-XVIII secolo, facenti parte del patrimonio della Biblioteca Vallicelliana.
Ai partecipanti sarà dato in omaggio il libro “Quanto siano salutari i bagni sia per conservare la salute, sia per curare i morbi”, Aboca Edizioni.
Per ulteriori dettagli Ufficio Stampa Aboca Museum:
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