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Ambiente: in mostra a Roma le foto della missione italiana in Nepal

L'occasione è un incontro per discutere della tutela dell'ambiente

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Prosegue l'eco di TOP RECYCLING MISSION, l'impresa realizzata dal Cobat, in collaborazione con il Comitato EvK2CNR per sostituire le batterie esauste e i pannelli fotovoltaici del Laboratorio Osservatorio Piramide, voluto nel 1987 da Ardito Desio. L'occasione è un incontro per discutere della tutela dell'ambiente montano insieme ad alcuni autorevoli protagonisti: Giancarlo Morandi, Presidente Cobat Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, Agostino Da Polenza, Presidente Comitato EvK2CNR e Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Legambiente. Nell'ambito dell'incontro verrà proiettato il documentario realizzato dal Consorzio nel corso dei 18 giorni di spedizione. A chiusura lavori sarà possibile visitare la mostra fotografica di Enrico De Santis, fotoreporter del Corriere della Sera, che ha partecipato alla missione. La mostra verrà poi aperta al pubblico - con ingresso gratuito - il 10 dicembre 2013, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Attraverso fotografie e immagini suggestive, gli spettatori potranno vivere le emozioni di un viaggio compiuto in condizioni estreme, tra sentieri di terra battuta, fango e sassi, per trasportare i nuovi materiali fino a 5.050 metri di altezza sul versante nepalese del monte Everest: è lì, infatti, che sorge il Laboratorio Osservatorio Piramide che negli anni ha offerto opportunità uniche per lo studio dei cambiamenti climatici e ambientali, della geologia, della geofisica, dei fenomeni sismici, della medicina e della fisiologia umana in condizioni estreme. I nuovi materiali installati - i moduli fotovoltaici di Vipiemme Solar e gli accumulatori di Fiamm - che garantiranno alla Piramide energia per un nuovo, lungo periodo, dopo un viaggio in aereo dall'Italia a Kathmandu, e poi ancora a Lukla (2.860 metri di altezza), sono stati trasportati da oltre 100 sherpa e da altrettanti yak fino al Laboratorio. La difficile sfida è stata superata al meglio: con circa 15 tonnellate di materiali - e con l'incognita delle condizioni metereologiche a tali altitudini - la spedizione ha dovuto affrontare i 2.200 metri di dislivello che separano Lukla dalla Piramide. "Nonostante le avverse condizioni climatiche, per la coda monsonica con pioggia, nebbia e basse temperature - racconta Giancarlo Morandi, presidente del Cobat, la missione si è conclusa con successo. Una parte dei moduli fotovoltaici e degli accumulatori ancora funzionanti, che sono stati sostituiti ¬da modelli tecnologicamente più avanzati, sono stati donati a due cooperative di Dinboche, a 4.200 metri di quota, nella Khumbu Valley. Nascerà una "Community Solar Station" che rifornirà di elettricità gli abitanti del paese per almeno 10 anni".

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