Senza cassa integrazione e con lo sblocco dei licenziamenti, per i dipendenti di Air Italy cresce la preoccupazione di perdere definitivamente il proprio posto di lavoro. Così, nella mattinata di mercoledì 30 giugno, un gruppo di lavoratori accompagnati da Usb, Uil trasporti e Potere al Popolo, si sono ritrovati in via Molise per riportare all’attenzione la loro condizione.

Nella data in cui scade la cassa integrazione, ma anche in cui termina quel blocco dei licenziamenti che, a quanto riferiscono i sindacati, si tradurrebbe in centinaia di persone senza più un lavoro.

“In un momento in cui le compagnie low cost si stanno posizionamndo sul mercato per il post pandemia, l’Italia non investe e lascia il Paese senza una compagnia di bandiera affidabile - spiega Alessandro Brandanu, assistente di volo e rsa di Usb per Air Italy -. Noi siamo per la  nazionalizzazione”.