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Economia

Turismo dei matrimoni nel Lazio, ecco il progetto per rilanciare il settore del wedding

Presentato il progetto per far ripartire i matrimoni nel Lazio

Il covid ha sferrato un colpo durissimo al settore, dimezzandone praticamente le entrate. A questo si sono aggiunte storie da telenovela finite male o malissimo, come quelle tra Francesco Totti ed Ilary Blasi, in via di divorzio dopo aver fatto sognare migliaia di italiani. Ora, però, il settore dei matrimoni vuole rilanciarsi per mettersi alle spalle, definitivamente, la crisi economica. È stata presentata a Roma, nella sala Flora del bar Vanni, l’attività della DMO Green Weekend, mirata allo sviluppo del “turismo dei matrimonio” tra Tuscia e Sabina.

Turismo nel Lazio

All’appuntamento era presente l’assessora al turismo, Valentina Corrado. Quest’ultima ha voluto illustrare i punti principali dell’azione regionale per il rilancio del turismo nel Lazio. La Corrado, oltre a rivendicare lo stop ai finanziamenti a fondo perduto per progetti di breve durata, ha sottolineato il rinnovo della legge sul turismo, vecchia di quindici anni, e la predisposizione di un piano marketing della destinazione Lazio.

Grazie anche all’intesa con Roma Metropolitana, ha potuto prende il via l’iniziativa «Più notti, più sogni + Experience» per la quale le strutture ricettive laziali aderenti regalano due notti di soggiorno in più se ne vengono prenotate e utilizzate cinque. Un modo, questo, per superare il problema del turismo “mordi e fuggi” che affligge anche la Capitale. “Questa proposta fa parte di un pacchetto strategico di azioni per promuovere i piccoli siti culturali, il patrimonio culturale, religioso e rurale della nostra regione, nonché rilanciare, con l’altra iniziativa «Nel Lazio con Amore», la filiera del wedding” ha spiegato la Corrado.

Turismo dei matrimoni

La Green Weekend è una delle 28 reti DMO (Destination Management Organization). Con questo progetto, si vogliono mettere insieme due aree, la Tuscia interna e la Sabina, caratterizzate da un patrimonio naturale importante di parchi e aree protette, collegandole a una proposta per la celebrazione di matrimoni ed eventi privati ‘green’. Si vuol far diventare, insomma, l’area a cavallo tra la zona nord – est di Roma, del reatino e quella del viterbese, una meta ambita per chi vuole convolare a nozze.

Le DMO sono raggruppamento di operatori pubblici e privati su cui la Regione Lazio sta investendo. L’obiettivo è quello di costruire, promuovere e soprattutto vendere la destinazione turistica regionale sui mercati nazionali e internazionali. “L’obiettivo è creare scambio tra le DMO e non orticelli chiusi – ha precisato Valentina Corrado – e magari anche integrazione, per arrivare a un numero ridotto di aggregazioni che saranno coordinate dalla costituenda DMO regionale in funzione della visione d’insieme della destinazione Lazio”.

Come funziona il progetto

“L’Italia vanta una tradizione riconosciuta in tutto il mondo di eleganza, stile, originalità del prodotto made in Italy e del servizio connesso all’organizzazione di eventi – ha sottolineato Armando Soldaini, destination manager della DMO Green Weekend - il nostro progetto si basa sull’individuazione delle location, ognuna delle quali diventa il motore di sviluppo di un territorio che include, nella propria offerta di cerimonia chiavi in mano, ogni attrazione culturale commerciale del circondario. I partecipanti a un matrimonio, provenienti da un piccolo paesino o da una grande città del Nord Europa, Inghilterra e Stati Uniti potranno scegliere le esperienze più affini al proprio gusto in un ricco menù di proposte: una visita in un’azienda casearia, una gita a cavallo o la pratica di uno specifico sport, lo shopping nelle cittadine vicine oppure una visita a siti artistico-culturali. Anche gironzolare tra piccoli borghi e minuscole aziende artigiane potrà contribuire a rendere indimenticabile questa “imprevista vacanza”. La DMO Green Weekend mette quindi in rete il sistema, per creare economie circolari che interessino non solo il comparto turistico, ma la filiera del wedding (abiti, oggettistica, addobbi, fotografia e video eccetera). Tutto ciò al centro di un sistema locale rurale di cui va promosso e preservato il carattere identitario, con la sua produzione agricola, enogastronomica, artigianale di qualità, e le proposte del tempo libero in un ambiente naturale incontaminato. Il lavoro più complesso resta però quello di organizzare il sistema della ricettività”.

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