A Roma sono 340 i licenziamenti negli hotel: anche il Victoria mette alla porta i suoi
37 i lavoratori dello storico albergo quattro stelle, chiuso da marzo 2020, raggiunti dalle lettere di licenziamento
La crisi del turismo a Roma si abbatte sui lavoratori degli hotel. Anche il Victoria licenzia. Lo storico quattro stelle, costruito nel 1899 in via Campania, è chiuso dal marzo del 2020 e, dopo due anni di pandemia, registra un “fatturato pressochè azzerato”.
Crisi del turismo: anche l'hotel Victoria licenzia
Pure l’edificio risente della mancata utilizzazione. Non mancano i problemi strutturali e tecnico amministrativi: al crollo di cornicioni si aggiunge pure il rinnovo della licenza alberghiera sospeso perché legato ad adeguamenti impiantistici e strutturali interni il cui superamento, fa sapere la proprietà, richiede investimenti importanti e tempi non prevedibili. “In tale situazione l’azienda, dopo la lunghissima crisi economica e finanziaria e dopo lunga e sofferta riflessione, ha deciso di cessare a tempo indeterminato l’attività alberghiera, con la conseguente risoluzione di tutti i rapporti in essere”. All’Hotel Victoria sono 37 i licenziamenti. Nessuna misura alternativa prevista per evitare la dichiarazione di mobilità.
A Roma 340 lavoratori degli hotel licenziati
Lavoratori che vanno ad aggiungersi alla triste fila dei loro colleghi: quelli degli alberghi romani che già da mesi hanno deciso di mettere alla porta i loro dipendenti. Tra questi lo Sheraton con 164 licenziamenti, il Cicerone con 41, i 47 del Majestic e i 51 dell’Ambasciatori Palace. 340 persone in tutto.
Il tavolo sulla crisi del turismo
Una vertenza, diventata ormai unitaria, che sta entrando nel vivo: martedì in programma la prima seduta del tavolo interistituzionale stabilito nell'Assemblea capitolina straordinaria proprio sulla crisi del turismo a Roma. E’ li, davanti ai ministri del Lavoro e del Turismo, Andrea Orlando e Massimo Garavaglia, ai vertici di Regione Lazio e Roma Capitale oltre che associazioni di categoria, che i sindacati chiederanno di imporre alle aziende l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Per arginare un’emorragia occupazionale che rischia di trascinare a fondo centinaia di famiglie.