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Economia

Tassa soggiorno: 2 euro al giorno per i turisti dal 1 gennaio

Il regolamento sotto l'esame della Commissione Bilancio di Roma Capitale: due euro al giorno per tutti i turisti che vengono a Roma e che soggiornano in strutture ricettive. Contraria Federalberghi

Il regolamento della cosiddetta tassa di soggiorno che entrerà in vigore per i turisti della capitale dal primo gennaio sarà esaminato oggi dalla Commissione Bilancio di Roma Capitale. La tassa di soggiorno porterà nelle casse della Capitale ogni anno 80 milioni di euro. Questa la stima fornita dal presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale Federico Guidi a margine della conferenza a tema promossa dall'associazione Fiavet ai Musei Capitolini. "Stimiamo un gettito annuo di 80 milioni. Sono tutte tasse che non pagheranno i romani e, inoltre, reinvestiremo il 5% del contributo nel settore del turismo". Rispondendo alla richiesta avanzata da Fiavet Lazio di posticipare l'entrata in vigore della tassa di soggiorno, Guidi afferma: "Il contributo resta fermo al 1 gennaio, ma per venire in contro agli operatori prevediamo una moratoria di sei mesi: si pagherà a partire dal primo luglio ma con sempre con valenza retroattiva al primo gennaio. In questo modo aiutiamo gli operatori a predisporre per tempo gli adempimenti tecnici".

"Il regolamento che oggi andrà in Commissione stabilisce le modalità di pagamento, l'entità del contributo, i termini temporali e le esenzioni del contributo di soggiorno - spiega Guidi -. Accogliendo le richieste delle categorie i pagamenti potranno essere effettuati con tutti i mezzi possibili, dal bonifico ai contanti. Le esenzioni riguarderanno solo i bambini sotto i due anni e dal 10/o giorno di permanenza in poi tutti i turisti". La tassa di soggiorno, prosegue Guidi, ammonterà a "due euro al giorno per tutti i turisti che vengono a Roma (sia dalla Provincia sia dall'Estero) e che soggiornano in strutture ricettive, come bed and breakfast, alberghi, campeggi e case famiglia. Quelli che alloggeranno in alberghi da quattro stelle in su pagheranno tre euro al giorno". La 'ratio', secondo il Presidente della Commisione Bilancio di Roma Capitale, è che "chi viene nella nostra città e usa i suoi servizi è giusto che paghi. Gli operatori - conclude - dovranno comunicarci periodicamente i loro ospiti e sono previste sanzioni severe per chi non ottempera".

Non tutti sono favorevoli
al progetto però. Primo fra tutti Federalberghi che pronuncia il suo no senza se e senza ma, dubbioso invece il presidente delle Fiavet, Andrea Costanzo che preferibbe posticipare l'entrata in vigore della tassa.

"Saremo sempre contrari a una tassa sul turismo. Consideriamo incoerente che da un lato si diano incentivi pubblici a settori come quello delle auto (che vengono prodotte soprattutto all'estero) e dall'altro, non solo non si prevedano incentivi per il turismo italiano, ma a Roma lo si appesantisca addirittura". Lo afferma il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli nel corso del convegno sulla tassa di soggiorno ai Musei Capitolini. "Questa tassa - prosegue - non farà altro che abbassare la competitività di Roma. Il turismo è un settore non delocalizzabile, è tutto reddito che rimane sul territorio, mentre, ad esempio, i proventi del settore autmobilistico vanno soprattutto all'estero. Non comprendiamo questa diversità di trattamento".

Per Andrea Costanzo "creare difficoltà alle agenzie turistiche introducendo la tassa di soggiorno proprio nel periodo delle feste di Natale e Capodanno è miope e potrebbe avere una ricaduta sia dell'immagine di Roma all'estero sia nella vendita di pacchetti turistici".  La richiesta è di "posticipare almeno di tre o quattro mesi l'entrata in vigore della tassa che altrimenti verrebbe introdotta già dal primo gennaio".
 

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