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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Turismo, al via gli Stati Generali: le sfide sono integrazione e nuovi mercati

E' cominciata la due giorni dedicata al turismo, al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Nella prima mattinata, approvato il Protocollo d'Intesa tra Roma Capitale ed Enit

Un meeting dedicato al Turismo della città: sono partiti stamane, al Palazzo dei Congressi dell'Eur, gli Stati Generali del Turismo, una due giorni dedicata alle sfide che questo settore deve affrontare da qui in avanti. Fortemente voluta dal Consigliere Delegato per il Turismo di Roma, Antonio Gazzellone, questa prima mattinata si è concentrata principalmente sui problemi e gli obiettivi che la città di Roma ha di fronte a sé.

Dopo i saluti di Pierluigi Borghini - presidente dell'Eur Spa - e di Edmondo Tomaselli, presidente della Commissione Turismo e Moda di Roma Capitale, Antonio Gazzellone ha illustrato tramite un decalogo gli obiettivi da raggiungere per il turismo della città. Dall'integrazione dei sistemi museali all'avvicinamento del turismo ai giovani (con l'aumento degli ostelli), dal miglioramento delle ifnrastrutture all'applicazione di nuovi strumenti per l'accoglienza, come l'utilizzo dei social network, fino al Secondo Polo e all'ampliamento dell'Aeroporto di Fiumicino.

Sul palco è poi salito Piero Luigi Celli, Presidente dell'ENIT, che nel suo intervento ha messo in risalto sia il fatto che l'immagine dell'Italia dipende - riferendosi all'attualità - anche alla situazione percepita all'estero della politica interna, sia la constatazione che i nuovi mercati, le nicchie, vanno conquistate con prodotti nuovi, cosa che, per Celli, in Italia non avviene più o meno dal boom della Costa Smeralda. E ha sottolineato, rifacendosi anche all'aspetto dell'integrazione posto da Gazzellone, che uno dei problemi è proprio la frammentazione delle strutture alberghiere.
Al termine del suo intervento, Celli e il sindaco di Roma Alemanno hanno firmato assieme un Protocollo d'Intesa per la collaborazione e la sinergia tra la città di Roma e l'Enit. Ed è a questo punto che c'è stato l'intervento dello stesso primo cittadino romano.

Le parole di Alemanno si sono concentrate su tre punti fondamentali. Innanzitutto, il secondo polo turistico: secondo Alemanno, è uno strumento non solo per offrire maggiori attrattive ai turisti, ma per decongestionare il centro storico. Secondo Alemanno, questa sorta di divisione si baserebbe sui bisogni dei turisti stessi: dunque, un polo per la cultura e l'altro per il divertimento.
Il primo cittadino ha poi parlato dell'importanza della conquista del turismo congressuale, una nicchia che si sta espandendo piano piano. Da qui, il passo obbligato è quello dell'ampliamento dell'Aeroporto di Fiumicino, affermando che non si può più aspettare questa apertura.
Infine, Alemanno ha parlato del bisogno di leggi e regole dallo Stato per far sì che alcuni elementi che deteriorano il turismo possano essere contrastati: il riferimento è al commercio abusivo che, per il sindaco, impazza nel centro della capitale.

A chiudere questa prima mattinata, dedicata al posizionamento sui mercati, una tavola rotonda coordinata da Corrado Ruggeri, Caporedattore Corriere della Sera. Alla discussione hanno partecipato personaggi dell'ambito privato e tre di quello accademico: Andrea Costanzo, di FIAVET Lazio,  Paolo Dello Strologo di Gartour e Mauro Pica Villa di Assoviaggi hanno parlato delle loro esperienze, ma anche del bisogno di aiutare il turismo con infrastrutture adeguate, citando l'esempio negativo della Stazione Termini.  Elina Messina, dell'Università Roma Tre, e Paola Paniccia, dell'Università di Tor Vergata, hanno invece presentato degli studi, rispettivamente, su due delle categorie di turisti che servono maggiormente per rilanciare il turismo: i russi e i cinesi. Infine, a chiudere il tavolo, la proposta di Melina Decaro, della Università Luiss, ad ampliare il decalogo presentato da Gazzellone con dieci sotto-decaloghi, uno per ogni punto, in cui si scenda nel particolare operativo, con le azioni concrete e immediate da applicare.

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