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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bilancio: l'approvazione slitta a settembre, maxiemendamento da 178 milioni

La giunta capitolina va in vacanza con tre punti da studiare: la nuova manovra, il maxi-emendamento e la delibera priva della vendita del 21% di Acea

Sul bilancio 2012 l'assemblea capitolina registra un nuovo capitombolo: tra emendamenti, bagarre in aula, proteste e ordini del giorno, l'approvazione slitta a settembre priva della vendita del 21% di Acea.

IL VOTO A SETTEMBRE - Oltre allo slittamento dell'approvazione si registra anche qualche difficoltà nella maggioranza, infatti in serata è caduto il numero legale proprio mentre si stava votando la delibera propedeutica al bilancio. Fino all'ultimo si è provato a salvare la votazione, in particolare dai tagli della spending review, ma alla fine lo slittamento è stato decretato.

DELIBERE VOTATE - Parlare di un completo nulla di fatto però non sarebbe corretto, infatti le delibere propedeutiche sono state approvate quasi tutte e cioé quella che stabilisce le aliquote dell'Imu (+0,1% per la prima casa e di 0,3% sulla seconda casa), quella sulla tariffa sui rifiuti che inserisce in bolletta un 3,3% di aumento dovuto alla dilazione del 10% dell'Iva che sarà diviso in tre annualità e, entro giovedì anche la delibera sui servizi a domanda individuale e quella sul regolamento dell'Imu che definisce, tra l'altro, i valori catastali delle diverse tipologie di immobili.
Tuttavia, sebbene come ha detto il sindaco Alemanno "la situazione si è sbloccata" ciò non è stato abbastanza e il bilancio dovrà sfruttare tutto il tempo messo a disposizione dalla proroga concessa fino al 31 ottobre. Ora bisognerà "entrare nel merito" e per farlo bisognerà riflettere, anche sotto l'ombrellone.

IL MAXI-EMENDAMENTO – Quello approvato nella serata di ieri è un maxi-emendamento al bilancio da 178 milioni di euro. In particolare, a beneficiare maggiormente alla rimodulazione delle risorse sono il settore del trasporto pubblico locale, che riceverà 57 milioni in più rispetto alla previsione di fine marzo, e il settore del sociale, che con 23 milioni di euro vedrà parzialmente compensati i tagli ai fondi sociali del ministero. La copertura della manovra viene assicurata, per 107,9 milioni, con maggiori entrate (+31,4 milioni), minori oneri finanziari (-10,4 milioni) e ulteriori trasferimenti a Roma Capitale, provenienti dalla Regione Lazio (30 milioni) e dallo Stato (30 milioni). I restanti 77,1 milioni, necessari a garantire l'equilibrio dei conti capitolini, derivano dai tagli alla spesa corrente rispetto al 2011, come i sei milioni in meno per le iniziative del gabinetto del sindaco, 4,2 milioni in meno per il personale e la razionalizzazione dei costi per beni e servizi (-12 milioni). Per quanto riguarda la spesa per investimenti, i minori introiti derivanti dalla mancata approvazione della delibera propedeutica di bilancio di previsione, inerente la cessione del 21% del capitale di Acea, saranno compensati attraverso la cessione del patrimonio immobiliare di proprietà dell'amministrazione per 200 milioni di euro.
 

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