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Economia

Aumento pedaggi sull'A24, dal Ministero: "Chiesto il 20% di sconto per i pendolari"

Buone notizie per i pendolari della Valle dell'Aniene, che dal 1 gennaio negli aumenti sui pedaggi previsti per tutto il territorio nazionale. Dal ministro Maurizio Lupi la richiesta alle concessionarie autostradali di procedere con agevolazioni del 20% per chi passa quotidianamente dai caselli

L'anno è cominciato malissimo per gli automobilisti pendolari, quelli che ogni giorno per lavoro passano per i caselli della Valle dell'Aniene: Lunghezza, Castel Madama, Tivoli, Vicovaro, Gerano. Tutto il bacino est della città rientra nell'aumento dei pedaggi previsti su tutto il territorio nazionale dal 1 gennaio, con punte massime di incremento proprio sull'A24 di Strada dei Parchi. 

Le dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, però fanno tirare un sospiro di sollievo. Per i pendolari il dicastero ha richiesto alle società concessionarie autostradali fino al 20% di agevolazioni. L'obiettivo, come spiegato dallo stesso Lupi, è quello di far presto, rendendo operativi questi sconti già nei primi giorni di febbraio. 

Come ha spiegato lo stesso Lupi, la categoria dei pendolari ai quali concedere le nuove agevolazioni, verrà definita sulla base di "dati oggettivi". "Quello della frequenza, cioè chi usa da punto a punto l’infrastruttura autostradale per 20 viaggi al mese (che sono cioè i giorni lavorativi), che diventano 40 considerando andata e ritorno; altro parametro oggettivo è quello della distanza e il raggio che viene considerato è quello dei 50 km".

L’Adoc accoglie positivamente la risposta fornita dal Ministro dei Trasporti Lupi ai pendolari che utilizzano le autostrade, ma il nucleo del problema, ovvero la riduzione fiscale dei costi che gravano su chi utilizza per lavoro la rete autostradale, a detta dell'associazione, resta irrisolto.

“Il Ministro Lupi, invocando uno sconto fino al 20% per i pendolari autostradali, ha dato una risposta importante a un gravoso problema – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – ma che non risolve in modo definitivo i problemi a carico di chi, per lavoro, si muove quotidianamente sulla rete autostradale. 

A nostro avviso è fondamentale sia prevedere una riduzione fiscale sui carburanti, in particolare sulle accise, sia sull’utilizzo della rete, proteggendo e rilanciando gli investimenti delle concessionarie. Ad oggi i costi sostenuti da chi produce reddito lavorando sulle autostrade sono troppo elevati e penalizzanti. 

Gli sconti previsti, se verranno effettivamente avviati, devono essere finalizzati ad una maggiore competitività della rete autostradale italiana, un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo globale del Paese”.

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