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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Licenziamenti Carrefour e Auchan, la protesta "arriva in Francia"

Presidio pacifico in piazza Farnese davanti all'ambasciata di Francia, che ha accettato di ricevere i rappresentanti sindacali di tutte le sigle. I lavoratori di Carrefour e Auchan a rischio sono circa 150. Presenti anche alcuni rappresentanti politici locali e non

La grande distribuzione in piazza. Tutta unita per gridare il suo uniforme "no" ai licenziamenti messi in atto dalle due catene francesi Auchan e Carrefour. E' stato molto partecipato, sia a Roma che in tutta Italia, lo sciopero di sabato scorso (9 maggio 2015), che ha coinvolto tutte le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori, dalla Filcams Cgil, alla Fisascat Cisl, alla Uil.

I sindacati e i lavoratori hanno manifestato in piazza Farnese, davanti all'ambasciata di Francia, attuando un presidio pacifico che ha riempito la piazza. Per la catena Auchan Roma è stato solo uno dei luoghi di protesta attuati in tutta Italia, perché i licenziamenti di quasi 1.500 lavoratori hanno finora interessato tutta la Penisola. Invece, per i lavoratori della ditta Carrefour, il 9 maggio rappresentava la data della chiusura di altri due punti vendita, quello di Villa Borgehse e piazzale Tripolitania, oltre all' avvicinarsi della cessata attività per il negozio di via delle Ciliegie, prevista per l' inizio di giugno.

Sabato mattina, due rappresentanti per ogni sigla sindacale sono riusciti a farsi ricevere all'interno dell'ambasciata, spiegando la situazione dei licenziamenti massicci che sta sconvolgendo le catene di supermercati. "Abbiamo spiegato la crisi che è derivata dall'attuazione di queste politiche nei confronti dei dipendenti; ma abbiamo anche sottolineato anche il disagio sociale che ne può derivare, perché questa è una crisi che investe l'intero settore, non solo i singoli punti vendita. Abbiamo anche denunciato le porte chiuse che finora abbiamo ricevuto dai vertici delle aziende", ha commentato Gianni Lanzi, della Filcams Cgil. Il personale dell'ambasciata ha ufficialmente preso l' impegno di parlare con i vertici di Carrefour e Auchan, che finora non hanno ceduto alle richieste sindacali, persistendo nella loro linea di tagli del personale per risanare il bilancio.

Anche alcuni rappresentanti politici hanno partecipato allo sciopero in solidarietà dei lavoratori: da Marco Miccoli, deputato del Pd, al vicesindaco capitolino Luigi Nieri, al presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori. Presenti anche alcuni consiglieri del V Municipio, a cui appartiene il punto vendita Carrefour di via delle Ciliegie. Nieri e Leodori hanno anche letto una nota in cui annunciavano il loro impegno a sostegno delle richieste dei lavoratori delle due catene.

La situazione di crisi è iniziata un paio di mesi fa dall' Auchan, che ha annunciato 1.426 licenziamenti in tutta la Penisola; da poco si è saputo che questi toccheranno anche Roma, nei tre punti vendita di Collatina, Parco Leonardo e Casalbertone, che costeranno il posto di lavoro a 75 dipendenti. Poi, si era allargata alla catena Carrefour, che ha chiuso proprio sabato due negozi, e per giugno ha in programma la chiusura di via delle Ciliegie: in tutto, in esubero sono 50 dipendenti, nonostante l'aperura in piazzale Morelli di un punto vendita gourmet.

"Lo sciopero, comunque, non è la soluzione definitiva al problema. Le nostre trattative continueranno, perché le procedure di mobilità o di cassa integrazione rimangono attive sui dipendenti in esubero", ha concluso Gianni Lanzi dalla Cgil.

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