I corrieri scioperano contro la “mancetta natalizia”: a Roma e nel Lazio consegne a rischio
Furgoni spenti e pacchi nei depositi, scioperano per 24 ore i corrieri espressi per chiedere “giusto salario, corretta applicazione del contratto nazionale, diritto alla sicurezza e stabilità economica”
Furgoni parcheggiati nel piazzale, pacchi fermi nei depositi: gli addetti alla movimentazione merci e i driver di GLS si sono riuniti in assemblea per decidere le prossime tappe della mobilitazione dopo una lunga e vana trattativa con la compagnia.
Scioperano i corrieri GLS: a Roma consegne a rischio
Corrieri e addetti alla logistica delle sedi di Fiumicino e Fiano Romano rifiutano “la mancetta natalizia” proposta dall’azienda, così è stata definita, e confermano lo sciopero di domani mercoledì 12 ottobre. Circa 300 i lavoratori coinvolti: così le consegne a Roma e nel Lazio sono a rischio. I facchini e i corrieri espressi di GLS incroceranno le braccia per 24 ore per chiedere “giusto salario, corretta applicazione del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, diritto alla sicurezza e stabilità economica”.
Perché scioperano i corrieri espressi
La protesta è stata indetta dalla Filt Cgil. La trattativa tra sindacato e azienda va avanti da circa un anno, ma gli incontri sono stati improduttivi così è arrivata la proclamazione dello sciopero. “L’azienda ha proposto di dare ai lavoratori un una tantum tra novembre e dicembre per poi eventualmente aprire una trattativa che comunque - sottolinea Valeria Mizzau, sindacalista della Filt Cgil - non prevederà un aumento economico nè per i driver nè per gli addetti alla movimentazione merci. Il problema principale è la mancata corretta applicazione del contratto collettivo nazionale: per gli addetti al facchinaggio i livelli contrattuali non corrispondono, sono troppo bassi, mentre per i driver non c’è alcuna considerazione delle trasferte che fanno e che, anche paragonate a quelle dei competitor, sono fuori mercato”. Da qui la richiesta di adeguamento dei salari per entrambe le categorie. “Questi lavoratori - incalza ancora Mizzau - non hanno buoni pasto o li hanno di basso livello, non accedono nemmeno ai premi di produzione. I salari - dice la sindacalista a RomaToday - vanno adeguati al caro vita, non possiamo rinunciare ad una vertenza dove lo chiediamo da più di un anno. Inoltre, visto che l’impresa fa molto profitto, deve esserci il riconoscimento del premio di risultato”.
Per adesso invece è previsto solo l’una tantum. Così addetti alla movimentazione merci e corrieri di GLS scioperano. Domani i pacchi resteranno fermi nei depositi e chi a Roma e dintorni aspetta una consegna dovrà attendere probabilmente il giorno seguente.