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Economia Monte Mario / Largo Agostino Gemelli

Sanità, al Gemelli tagli per 29 milioni. Direttore: “Siamo a rischio”

I tagli decisi dal commissario alla Sanità del Lazio pesano sulle prestazioni del Policlinico. “Il rischio è che prima o poi non ce la facciamo più"

“Il rischio è che prima o poi non ce la facciamo più" lo dice chiaramente il direttore del policlinico Gemelli Maurizio Guizzardi parlando della situazione del policlinico anche alla luce dei tagli decisi dal commissario alla Sanità del Lazio. "Siamo in emergenza", spiega il direttore amministrativo dell'università Cattolica Marco Elefanti.

TAGLI DA 29 MILIONI - Un taglio "quantificabile in 29 milioni di euro, che equivalgono a circa il 30% dei tagli previsti per tutte le strutture sanitarie accreditate del Lazio e che va a incidere pesantemente sul budget per l'anno in corso. Di questo taglio circa 5 milioni sono relativi alle funzioni per l'Emergenza e per il Pronto soccorso senza riduzione delle prestazioni erogate". Questi secondo il Policlinico Gemelli gli effetti dei decreti commissariali 348 e 349.
"Per il Gemelli essere dentro l'imprescindibile percorso di risanamento significa l'attuazione di provvedimenti, in corso di realizzazione, quali la riduzione, decisa autonomamente, di oltre 200 posti letto - proseguono - Il Piano prevede, inoltre, un miglioramento delle performances e dell'efficienza ottenute grazie a una riorganizzazione complessiva dell'offerta assistenziale. Alla luce di questo impegno per il risanamento e per il riequilibrio economico finanziario, su cui pesano i crediti di oltre 800 milioni di euro vantati verso la Regione Lazio, qualsiasi nuovo intervento legislativo che taglia in modo lineare le risorse a disposizione per l'erogazione dell'offerta assistenziale per i cittadini di Roma, del Lazio e d'Italia rischia di vanificare gli sforzi a oggi sostenuti e la stessa attuazione del Piano strategico, le cui linee di azione erano state concordate con la Regione Lazio. In questo quadro si inserisce il notevole taglio sul budget 2012 previsto dai Decreti n. 348 e 349, i cui contenuti, malgrado il precedente e recente accordo con la Regione non sono stati né negoziati né conosciuti e senza che ne siano state valutate le conseguenze". Non solo.

LE CONSEGUENZE - Secondo il Policlinico "in conseguenza di tale intervento sul budget non sarà possibile aprire attività già programmate proprio con la Regione Lazio quali il potenziamento, consistente nel raddoppio dei posti letto, dell'Uoc di Terapia Intensiva Neonatale, in quanto ciò comporterebbe un aumento dei costi insostenibili da parte dell'ospedale". In conclusione, affermano, "il comportamento della Regione Lazio rischia di compromettere, fino a vanificarli, gli sforzi che il Gemelli, insieme a tutto il personale, sta facendo con l'attuazione del Piano strategico per ristrutturare i propri processi e contenere i costi al fine di raggiungere l'equilibrio economico entro i prossimi due anni e mantenere gli elevati standard assistenziali a beneficio di tutti i cittadini".

RISCHIO QUOTIDIANO - “Da un lato - aggiunge Elefanti - ci sono fortissimi crediti con la Regione e dall'altro siamo esposti con le banche in maniera rilevante e abbiamo debiti con fornitori sempre più scalpitanti". Il direttore amministrativo dell'università Cattolica sottolinea che "dal punto di vista della gestione finanziaria il rischio è quotidiano. Viviamo di espedienti per mantenere gli impegni con i nostri dipendenti e i nostri fornitori, ma di questo passo non durerà molto a lungo. Non dico che il 31 chiudiamo...". Il preside della facoltà di medicina e chirurgia dell' Università Cattolica del Sacro Cuore, prof. Bellantone, ha aggiunto: "Questa è una conferenza abbastanza inconsueta per la nostra storia, segno essa stessa di grande sofferenza. Stiamo vedendo qualcosa che non riusciamo a spiegarci bene. E' il momento degli atti di coraggio e di responsabilità nel Lazio: capire che un policlinico che è il più grande della Regione Lazio, che ha il maggior numero di malati oncologici d'Italia, che effettua oltre 40 mila interventi, ha o non ha un ruolo nella sanità del Lazio. Io chiedo di immaginare l'Italia e il Lazio senza il policlinico Gemelli. Se si capisce che questo è improponibile è ora di valutare la qualità delle sue prestazioni nei finanziamenti". Bellantone ha poi aggiunto: "Se i nostri medici e i nostri infermieri esigessero il rispetto di orari e turni di lavoro questo ospedale avrebbe chiuso da tempo. Si lavora in sofferenza finanziaria, con sacrifici". Il direttore amministrativo della Cattolica, Elefanti, ha ricordato che "il policlinico è impegnato da molto tempo e in maniera importante in un percorso di razionalizzazione. Ma questi decreti ci mettono in seria difficoltà nell'ambito di un piano di risanamento e razionalizzazione già avviato. I tagli lineari privi di negoziazione e selettività diventano improponibili".
 

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