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Economia

Sanità nel Lazio, la denuncia: "Diventare mamma costa 2.000 euro"

Quando anche la gravidanza è un lusso che in poche possono permettersi: ecco la denuncia dell'associazione Codici

E' di oggi la denuncia del Codici, il Centro per i Diritti del Cittadino, circa l'impennata dei costi della sanità pubblica in merito ai trattamenti e i servizi per le donne in gravidanza. Si sa, i tempi di attesa inacessibili rendono troppo spesso impossibile affidarsi esclusivamente al sistema sanitario pubblico e proprio oggi Spazioconsumatori.tv ha dedicato un servizio all'intervista di una neomamma alle prese con il sistema sanitario pubblico e privato, titolandolo: "Quanto costa diventare mamma nel Lazio?"

Già, perchè il diritto a una gravidanza serena sembra essere un miraggio per queste mamme che  devono districarsi tra ospedali super affollati e liste d’attesa infinite che spesso rischiano di mettere a dura prova anche il bilancio familiare. La testimonianza del video, infatti, parla di un costo che ammonta a circa 2.000 euro, con riferimento solo al parto e per una gravidanza sana e senza nessun tipo di imprevisti. La giovane mamma intervistata, racconta di essere stata praticamente costretta a rivolgersi al privato, viste le lunghissime liste di attesa e la difficoltà delle strutture a garantire la prenotazione fatta. Un esempio? Per una flussimetria (tecnica diagnostica piuttosto delicata e importante, se si considera che i diversi esami sono necessari in specifici periodi della gravidanza), occorrono dai 5 ai 6 mesi di attesa.

E se il servizio pubblico non è in grado di garantire le giuste tempistiche per ciò che dovrebbe offrire, non rimane che una unica soluzione: rivolgersi a strutture private. Ma non sempre, e soprattutto molto meno in tempo di crisi, si può avere a disposione nel proprio budget la somma necessaria per cure private. Un altro esempio: una semplice ecografia presso una struttura privata può arrivare a costare fino a 90 euro, quando invece all'interno di un ente pubblico se ne sfiorano appena i 25. E per le visite ginegologiche, il problema prende un'altra piega: da un punto di vista puramente teorico, la sanità pubblica potrebbe anche garantire un servizio ageduato, ma il problema della maggior parte delle donne che vi si affidano per la propria gravidanza è piuttosto la paura di non essere accettate al momento del parto, elemento che le porta poi inevitabilmente a preferire un ginecologo privato che si appoggi direttamente a una struttura ospedaliera.

Troppo spesso i problemi legati al sistema sanitario pubblico obbligano le donne a rivolgersi a strutture private per affrontare la gravidanza", ha commenta proprio Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici. "Il risultato? Per diventare mamma, oggi e nel Lazio, ci vogliono almeno 2.000 euro”. E in riferimentio ai medici di base, un duro attacco: spesso le esperienze riportate dai cittadini non sono così rosee, delineando a volte una totale mancanza di preparazione. Se in gravidanza ci sono una serie di esami che sono garantiti dal sistema sanitario regionale, il medico di base dovrebbe sapere quali sono quelli dai quali si è esenti, così da evitare alla paziente di pagare per analisi che in realtà potevano essere gratuite.  

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