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Il San Camillo taglia sulle pulizie: a rischio salario e occupazione per 350 addetti

Nel cambio di appalto previsto un taglio orario del 45% rispetto allo storico delle attività effettuate: i sindacati lanciano sit in e invocano intervento della Regione Lazio

Il San Camillo Forlanini taglia sul servizio di pulizia e sanificazione della struttura ospedaliera. Il cambio di appalto porterà una riduzione oraria di circa il 45% rispetto allo storico delle attività effettuate. Per questo il confronto tra i sindacati e le società subentranti - Diem srl, Scalia Scarl e Cps srl - si è concluso con un verbale di mancato accordo. 

Tagli sulle pulizie

“Una prospettiva inaccettabile che mette a rischio un servizio essenziale per i pazienti dell’ospedale, ma anche il salario e l’occupazione di 350 lavoratori e famiglie” - hanno commentato a margine della fumata nera Filcams-Cgil Roma e Lazio, Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil Trasporti Lazio. 

Le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra e hanno organizzato per domani, mercoledì 29 marzo dalle 9 alle 13, un presidio davanti al San Camillo Forlanini per chiedere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Già perché il taglio previsto si ripercuote su centinaia di addetti, gli stessi che durante l’emergenza pandemica sono stati in prima linea per consentire il mantenimento di alti standard di pulizia e sanificazione dell’ospedale. 

La protesta dei 350 addetti alla sanificazione

“Diciamo il nostro ‘no’ a gran voce e chiediamo un passo indietro su una decisione che riteniamo irricevibile: è penalizzante per persone che hanno affrontato in prima linea e con grande coraggio la pandemia, oltre che miope, perché taglia un servizio fondamentale per la cittadinanza. Il Covid-19 - sottolineano i sindacati - ha mostrato in modo evidente l’importanza di investire sulla sanità ed in questo contesto è impensabile che i lavoratori siano usati come oggetti ‘usa e getta’, facendo far loro soltanto la metà delle attività svolte finora. Oltre alle 350 persone adesso a rischio, abbiamo in passato assistito alla mancata conferma del contratto di 35 lavoratori in somministrazione.  Siamo assolutamente convinti che la qualità della pulizia e sanificazione nella sanità debba essere considerato un parametro fondamentale nella definizione dei livelli essenziali da garantire alla cittadinanza e la decisione di procedere con tagli, al contrario, ne pregiudica il mantenimento e la continuità”. 

I sindacati annunciano anche il coinvolgimento della Regione Lazio che, in qualità di committenza, ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali per la tutela dell'occupazione negli appalti della sanità “di cui pretendiamo il rispetto”. “Questa vertenza - concludono Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uil Trasporti - riguarda un servizio cruciale per gli utenti e il destino di centinaia di persone”. 
 

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