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Economia

Saldi invernali 2019: i cinque "principi base" per gli acquisti

Quest'anno, si stima, si spenderanno 140 euro pro capite

Dalla possibilità di cambiare i capi difettosi all'obbligo di permettere pagamenti con carte di credito. E' Confcommercio a illustrare i 5 "principi di base" per affrontare uno dei periodi che gli amanti dello shopping e non solo attendono di più dopo le festività natalizie: i saldi. Perché se in alcune regioni sono già partiti oggi, a Roma e nel Lazio bisognerà attendere fino a sabato 5 gennaio. E come ogni anno è meglio arrivare preparati di fronte a scaffali pieni di vestiti, calzature e accessori vari per non tornare a casa con il portafogli alleggerito, quest'anno la stima è una spesa pro capite di 141 euro, e con qualche brutta sorpresa. 

Cambi

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto dal decreto legislativo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della 
riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi.

Non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità 
del negoziante.

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Indicazione del prezzo.

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. 

140 euro di spesa pro capite

Regole auree per affrontare saldi che quest'anno interesseranno oltre 15 milioni di famiglie in tutta Italia per un totale di 5,1 miliardi di euro, 140 euro pro capite. Sono queste le stime fornite dall'Ufficio studi Confcommercio sui saldi invernali che partono oggi in Basilicata e Sicilia, domani in Valle d'Aosta e dal 5 
gennaio in tutte le altre regioni.

Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, commenta: ''Saranno saldi, euro più euro meno, in linea con quelli dello scorso anno, ma avranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi. I consumatori potranno così tornare a trovare 'vere' occasioni nei nostri negozi; noi commercianti potremo affrontare più sereni le prossime scadenze; le vie e i centri dei nostri Comuni avranno l'opportunità, offerta dalla moda, per rianimarsi. Rinsaldare le relazioni con i clienti all'insegna della trasparenza del rapporto prezzo/qualità e della fiducia, con professionalità e servizio offerti nei negozi di prossimità. Questo è il 'mood' che caratterizza questo particolare momento di vendite".

"Il 2018 si è chiuso - avverte - senza botti e con molte preoccupazioni per i commercianti che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del 'wild' web, costi incomprimibili e tasse sempre più asfissianti. Bene dunque l'aver sterilizzato per questo 2019 l'incremento di 2,2 punti percentuali dell'Iva che sarebbe schizzata dal 1° gennaio al 24,2%, ma occorre molto di più per rilanciare la nostra economia a partire dall'eliminazione delle clausole di salvaguardia che invece sono incrementate per valore, la riduzione del costo del lavoro e la previsione di una web tax per i colossi del web, vista la difficoltà di avere un'univoca norma comunitaria''.

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