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Economia

Occupazione suolo pubblico, stop alla delibera: "Al Colosseo si pagherebbe ancora meno"

Secondo i calcoli effettuato dai tecnici del Dipartimento Entrate, per un numero ristretto di casi, i nuovi indici potrebbero portare a una diminuzione del canone da pagare. La questione andrà approfondita entro 72 ore

Stop alla delibera per l'occupazione del suolo pubblico, vincolata all'approvazione del bilancio e discussa da settimane con le associazioni di categoria. Tocca rivedere alcuni dei nuovi indici tariffari. La decisione è arrivata in mattinata dopo una riunione delle commissioni Bilancio e Commercio in seduta comune, con i presidenti Ferrari e Corsetti, alla presenza dell'assessore al Commercio, Marta Leonori. 

A quanto emerso, secondo i calcoli effettuato dai tecnici del Dipartimento Entrate, per un numero ristretto di casi, i nuovi indici potrebbero addirittura portare a una diminuzione del canone da pagare, nelle zone di pregio, rispetto allo status quo, andando quindi in direzione contraria agli auspici del provvedimento. Su tutti spicca piazza del Colosseo.

E' il presidente Orlando Corsetti a spiegare cifre alla mano cosa rischia di accadere. "Oggi, nell'area dell'Anfiteatro Flavio, i banchi 79 centesimi al giorno di Cosap al metro quadrato, più la tassa per gli ombrelloni che corrisponde a 65 euro l'anno a metro lineare". Con l'attuale proposta di delibera invece, "oltre allo sconto sugli ombrelloni, la tariffa Cosap passerebbe a 73 centesimi". In una piazza dove "si dovrebbero pagare 3 euro e non pochi centesimi. È impensabile che l'amministrazione svenda l'occupazione di suolo pubblico". Al contrario, in piazza San Cosimato a Trastevere, "dove il mercato sta già morendo, le tariffe si quadruplicherebbero".

Insomma, qualcosa non quadra. E la riunione di oggi si è chiusa con un rinvio e una richiesta di approfondimento di 72 ore. Se entro quella data non si sarà trovato un accordo la nuova Cosap sarà stralciata dal Bilancio e inserita in una nuova delibera da approvare subito dopo.

A fare il punto della situazione è stato per primo Ferrari. "Il pacchetto sulle tariffe Cosap si basa su un combinato disposto tra indicizzazione delle strade e i coefficienti- ha detto- Questa combinazione porta alla tariffa. Se salta un accordo su qualche strada saltano i saldi finali dell'intero pacchetto. Quindi se nelle prossime 72 ore si arriva ad una nuova proposta che trova condivisione bene, si può votare la delibera Cosap con il bilancio. Altrimenti troveremo altre vie".

"È emerso che lo strumento della classificazione delle strade, indispensabile per Roma - ha poi aggiunto Corsetti- in alcuni casi non è funzionale al commercio. Quindi dobbiamo settare e calibrare questo strumento, magari riuscendo anche a trovare qualche risorsa in più per Roma da usare per contrastare l'abusivismo commerciale. Se non riusciamo a farlo entro pochi giorni toglieremo la Cosap dalle propedeutiche al bilancio e la metteremo in una delibera da approvare subito dopo".

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