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Economia

Caos rimozioni, i lavoratori del consorzio Clt protestano in Campidoglio: "Da mesi senza stipendio"

I sindacati hanno incontrato il segretario generale e il comandante della polizia locale Clemente. Chiesta la clausola sociale e l'inserimento nel bando dell'obbligo di un contratto

Sessanta persone da novembre per strada, senza lavoro, senza stipendio e senza prospettive di risoluzione della vertenza. Sono i lavoratori del consorzio CLT, al quale da novembre è stato revocato l'appalto per le rimozioni delle soste selvagge in città. Nella giornata di ieri si è svolto un sit in in Campidoglio per protestare contro la situazione e chiedere un intervento da parte dell'autorità. 

"Da novembre", spiega Paolo Buzzi segretario della Filt Cgil, "questi lavoratori sono senza stipendio. Siamo riusciti ad ottenere un mese di cassa integrazione (dicembre) ed ora altri 2 in deroga, quelli di febbraio e marzo. Novembre e gennaio però sono mesi scoperti, senza ammortizzatori sociali. La Regione dice che deve essere l'azienda a provvedere, ma dall'azienda fanno sapere che in assenza di appalto si puo' poco". Già perché l'appalto con Roma Capitale è l'unico, quello centrale per mantenere in vita il consorzio. 

Qualcosa, relativamente ai motivi che hanno portato alla revoca, sembra muoversi. Spiega Buzzi: "Ci hanno informato di aver risolto il contenzioso, di aver ripianato i problemi che hanno spinto l'autorità a bloccare il tutto". Qualcosa insomma potrebbe muoversi. Nel frattempo la vicenda è finita in tribunale è l'8 marzo si pronunceranno i giudici del Tar. 

Ieri il sit in ha ottenuto la possibilità di incontrare il segretario generale del Campidoglio Petrocelli e il comandante della polizia locale Raffaele Clemente. "Entrambi", racconta Buzzi, "sono stati estremamente disponibili. Hanno assicurato che faranno tutto quanto in loro potere per risolvere la situazione". Da parte dei sindacati la richiesta è chiara: "Chiediamo di inserire la clausola sociale che prevede il mantenimento dei posti di lavoro anche laddove ci sia un nuovo vincitore dell'appalto. Lo prevede la legge. Inoltre chiediamo che venga stabilito all'interno del nuovo bando il tipo di contratto che va applicato. Ad oggi c'è una contrattazione selvaggia che ha creato non poche difficoltà in questa fase di richiesta di ammortizzatori". 

Una situazione urgente. "Ci sono lavoratori, padri di famiglia, spesso monoreddito, che non percepiscono stipendio da settembre", chiosa Buzzi. "E' urgente agire in fretta, anche perché la situazione sta creando gravi problemi anche alla città". 

Il riferimento di Buzzi è ai tanti problemi segnalati in questi mesi da vigili urbani, aziende e comuni cittadini. A sostituire i mezzi del consorzio Clt nelle rimozioni sono infatti i depositi giudiziari, spesso non attrezzati e numericamente insufficienti a far fronte alle esigenze della città.

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