rotate-mobile
Economia

Ricerca sul lavoro: presentati i risultati al Palalottomatica. "Per il 77% degli italiani bisogna inventarselo"

Il 77% degli italiani ritiene che se il lavoro non c'è bisogna inventarselo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Se il lavoro non c’è, bisogna inventarselo! Così la pensa il 77% degli italiani intervistati nei giorni scorsi da Lorien Consulting (Istituto di ricerche di mercato specializzato nella produzione di ricerche integrate nei processi sociali, di marketing, di comunicazione); solo il 9% non condivide questa affermazione.  I risultati di questa ricerca, commissionata da NWG Spa, azienda di Prato leader nel settore delle energie rinnovabili, sono stati presentati nel corso dell’annuale Convention dell’azienda pratese al Palalottomatica di Roma, davanti a una platea di oltre 5 mila persone. 

Gli italiani dichiarano che nel prossimo futuro il lavoro nel nostro paese si caratterizzerà per una maggiore flessibilità (31%) ed autonomia (16%). In particolare, il 40% guarda con interesse al lavoro autonomo perché offre maggiore indipendenza e libertà (68,6%); permette di gestire in modo più autonomo il proprio tempo (58,5%) e dà maggiori guadagni /45,6%). Da un lato si assiste, quindi, ad una marcata predisposizione per il lavoro a connotazione imprenditoriale, dall’altro permane la paura di intraprendere questa attività per effetto dei molteplici vincoli burocratici o finanziari esistenti. Il 92,5% preferisce organizzare il tempo del proprio lavoro in maniera autonoma; il 92% dichiara di darsi obiettivi e tempi di realizzazione; l’82,5% vuole decidere senza rispondere ad altri. In linea con questi dati emerge che il 63% degli italiani intervistati sente di avere “uno spirito indipendente e imprenditoriale”.

Si avvertono, tuttavia, dei freni all’attività autonoma/imprenditoriale che derivano, per il 70% degli interpellati, dal capitale iniziale; per il dal 61% da burocrazia, tasse e leggi e per il 31% da competenze e formazione. “Dalla ricerca emerge chiaramente come il settore di mercato in cui operiamo – le rinnovabili - e il sistema commerciale da noi adottato - la vendita diretta - rappresentino oggi una delle possibili soluzioni alla crisi, uno strumento utile per combatterla– ha dichiarato Massimo Casullo, amministratore delegato di NWG. Per quanto riguarda il fotovoltaico si prevede, infatti, una crescita esponenziale entro il 2015 e la creazione – solo in Italia – di oltre 30mila posti di lavoro nei prossimi 2/3 anni. Dall’altro lato, rispetto al 2010, il settore della vendita diretta ha registrato un aumento del fatturato complessivo delle aziende associate pari al +6,23% e un incremento degli incaricati del +7,38. In particolare, il fotovoltaico, secondo i dati Avedisco (l’Associazione delle imprese di vendita diretta, ndr) è cresciuto del 41% nel primo semestre 2011. Dati che confermano –ha concluso Casullo- le scelte finora operate dalla nostra azienda e che consentono a noi e alla nostra rete vendita di guardare al futuro con maggiore serenità.”        

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ricerca sul lavoro: presentati i risultati al Palalottomatica. "Per il 77% degli italiani bisogna inventarselo"

RomaToday è in caricamento