rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

La protesta dei rider sulle strade di Roma: "Paghe da fame e rischi sul lavoro"

La mobilitazione nel turno serale di sabato scorso, mezzi fermi e zaini termici vuoti: le richieste del sindacato SI Cobas per i lavoratori di JustEat

“Paghe da fame e rischi sul lavoro”. E’ questo il grande striscione esposto dai rider di JustEat che sabato scorso hanno aderito allo sciopero indetto da SI Cobas per tutto il turno serale. Biciclette, monopattini e scooter rimasti fermi; zaini termici vuoti quindi consegne a rilento. Anche a Roma. 

L’accordo che ha trasformato i rider di JustEat in lavoratori subordinati

Una protesta che arriva a nove mesi dalla firma dell’accordo tra sindacati confederali e JustEat che nella Capitale ha trasformato 500 rider (4000 in tutta Italia) da autonomi in lavoratori subordinati. Rider assunti dal colosso del delivery. 

“Ma i problemi che quotidianamente vivono i lavoratori restano ancora molti”,  tuonano dal SI Cobas. Il sindacato chiede di mettere da parte l’accordo integrativo firmato dai confederali “che non solo è peggiorativo del contratto della logistica, ma precarizza ulteriormente il lavoro”. L’obiettivo è che i rider siano inquadrati almeno come driver di 4° Livello (9,64 euro l’ora di salario base) con l’applicazione integrale del CCNL Logistica e Trasporti, la quale comporta anche la maturazione normale dei permessi “con l’attuale contratto I riders infatti ne maturano solo il 30%” e delle maggiorazioni corrette, “ossia lavoro domenicale  pagato, supplementare al 18% invece che al 10%, notturno dalle 22 e non dalle 23 quando ormai il turno è finito”. 

I rider di JustEat reclamano i mezzi di lavoro

Tra le richieste anche quella di organizzare meglio il lavoro attraverso la suddivisione della città in almeno 4 zone, “che garantiscano la possibilità di non dove consegnare ordini a distanze che spesso arrivano fino anche a 20 km”, e la fornitura dei mezzi di lavoro da parte dell’azienda . “E’ impensabile che dei lavoratori subordinati debbano pagare con il loro salario le spese di manutenzione e lo stesso mezzo con cui lavorano”. Nel periodo di transizione tra i mezzi propri e quelli aziendali, richiesto inoltre un incremento significativo dell’indennità chilometrica. 

Rider, la pandemia fa paura: “Stop consegne al piano”

C’è poi la pandemia che tra i rider, tra le categorie più esposte, fa ancora paura. Il SI Cobas chiede la rimozione dell’opzione di consegna al piano, pericolosa per il furto dei mezzi e per il rischio di contagio. I rider reclamano anche che tamponi, dispositivi individuali di protezione e gel igienizzante siano forniti gratuitamente dall’azienda per tutelare realmente la salute e prevenire il rischio di focolai.

Il sindacato chiede stop a lavoro in caso di maltempo

Tra i punti che il sindacato vorrebbe discutere con JustEat anche lo stop immediato all’attività lavorativa in caso di maltempo, con garanzia del salario pieno in quanto turno di lavoro. “Non si può rischiare la vita, lasciando la decisione di fermarsi o meno all’arbitrio dei singoli responsabili, che in tante città causa incidenti che possono tranquillamente diventare mortali. Se non ci sono le condizioni per lavorare, bisogna fermarsi per proteggere la nostra salute”. 

La protesta dei rider di Roma: “Rischiamo la vita per paga da fame”

Una protesta che, dopo i due scioperi consecutivi del 4 e dell'11 dicembre, non si fermerà se JustEat non si siederà al tavolo con il SI Cobas. “Ci mobiliteremo, come lavoratori e lavoratrici, per difendere la nostra vita e i nostri salari, perchè ogni giorno rischiamo la vita in strada per una paga misera. Scioperiamo, uniti, per lanciare un segnale ai colleghi delle altre città che ancora non si sono mobilitati, per dire loro che si può lottare ed alzare la testa”. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La protesta dei rider sulle strade di Roma: "Paghe da fame e rischi sul lavoro"

RomaToday è in caricamento