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Economia Bologna / Piazza Bologna

Tensione nei magazzini di Zara: i lavoratori minacciano di buttarsi dagli scaffali

I lavoratori in appalto chiedono il passaggio da part time a full time, l’annullamento delle lettere disciplinari, il reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato e l’applicazione di accordi di miglior favore

Tensione alle stelle nei magazzini di Zara a Castel Giubileo dove i lavoratori della logistica in appalto sono in mobilitazione da settimane. I dipendenti della tedesca Fiege Logistics  protestano per richiedere l'adeguamento dei contratti part time, il reintegro dei lavoratori licenziati e certezze sul futuro. 

Protesta dei magazzinieri di Zara

Si perchè i 35 magazzinieri che si occupano dello stoccaggio e del rifornimento merci per i negozi del noto marchio spagnolo di abbigliamento e accessori temano che la loro società possa attuare una sostituzione del personale. 

“Questo perchè l’azienda negli ultimi mesi ha assunto ben trentasette interinali quando qui - spiega a RomaToday Massimo Pedretti dell’Usb - ci sono 35 lavoratori con il contratto della logistica a tempo indeterminato e con anzianità importante, qualcuno anche oltre dieci anni, che chiedono di passare da part time a full time. Le ore, viste le chiamate, ci sono: ma probabilmente si preferisce utilizzare risorse ad un costo ancora minore”. 

I lavoratori arrampicati sugli scaffali per protesta

La trattativa con la parte datoriale è bloccata, “ma abbiamo saputo che domani incontrerà un altro sindacato, ecco perchè oggi i lavoratori che non si sentono rappresentati da quella sigla hanno fatto una scelta estrema”. I magazzinieri hanno occupato il capannone salendo sugli scaffali, qualcuno per protesta si è sporto da un’altezza che supera i quattro metri. Una mobilitazione che già oggi ha tenuto in magazzino molta della merce destinata ai negozi di Zara che così rischiano di rimanere sguarniti. 

Lavoratori Zara-3

“Chiediamo - ha sottolineato Pedretti - il passaggio dei lavoratori part time a full time, l’annullamento delle lettere disciplinari, il reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato e l’applicazione di accordi di miglior favore che già esistono nella filiera ma che qui non si vedono. Stendiamo poi un velo pietoso su quanto accaduto la settimana scorsa con l’azienda che ha negato la riparazione dei servizi igienici rotti asserendo - è la grave accusa di razzismo da parte di Usb - ‘voi in Africa nemmeno ce li avete i bagni’.” Un episodio dopo il quale i magazzinieri di Castel Giubileo hanno donato simbolicamente a Zara, la committente dell’appalto, un water depositandolo all'entrata dello store di Euroma2. 

La replica della Fiege Logistics

Prende posizione e respinge le accuse la Fiege Logistics. "L’azienda respinge le accuse di comportamenti discriminatori di qualsiasi natura nei confronti dei propri lavoratori. Fiege Logistics Italia - sottolinea in una nota - è da sempre attenta a promuovere un ambiente di lavoro etico, orientato all’integrazione e all’inclusione, nonché impegnata in vari progetti di inclusione socio-lavorativa sul territorio italiano. In merito alle condizioni contrattuali e retributive, Fiege Logistics Italia è ricorsa all’utilizzo di contratti internali costretta dall’elevato tasso di assenteismo (pari al 40%) dei lavoratori impiegati presso il magazzino, e lo ha fatto nel totale rispetto della normativa vigente. I lavoratori assunti, per altro, sono tutti inquadrati a livello 4j del CCNL Logistica e Trasporti, a condizioni migliori rispetto alla media del settore. L’azienda è inoltre da tempo impegnata a garantire la serenità dell’ambiente di lavoro, nonostante ripetuti accadimenti che hanno costretto il management a intervenire con contestazioni disciplinari basate su gravi fatti concreti e documentati. Non da ultimo, l’azienda è stata costretta a sporgere denuncia per i ripetuti danneggiamenti dei bagni che, ogni volta, vengono prontamente riparati". 

In merito allo sciopero, l’azienda precisa di essersi subito dichiarata disponibile al dialogo, con l’impegno condiviso di incontrarsi con le rappresentanze sindacali confederali oggi 3 marzo. "Al fine di favorire i migliori presupposti per un confronto costruttivo e proficuo e nella necessità di garantire la regolare erogazione del servizio al cliente, le parti avevano inoltre concordato di subordinare tale incontro all’assenza di ulteriori eventi di agitazione sino alla data definita. La nuova proclamazione di sciopero di ieri, nonché le reiterate azioni di disturbo da parte di un gruppo di operatori presso alcuni punti vendita Zara a Roma, rappresentano pertanto una chiara violazione dei patti intercorsi. Data l‘infondatezza delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa e il perdurare di azioni lesive della reputazione e della operatività di Fiege Logistics Italia e dei suoi clienti, l’azienda - annuncia - si è già attivata per adire le vie legali nei confronti di tutti coloro che hanno dichiarato il falso". 

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