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Economia Fiumicino

Fiumicino: i lavoratori della Giacchieri protestano su un cornicione

Dopo il sit in di ieri davanti la sede Alitalia, questa mattina sette lavoratori della Giaccheri hanno protestato all'aereoporto di Fiumicino, salendo sul cornicione di un palazzo della cargo city.

Questa mattina sette lavoratori della società Giacchieri Sas hanno inscenato un' altra protesta all'aeroporto di Fiumicino. I dipendenti sono saliti su un cornicione di un edificio nella cargo city, mentre altri loro colleghi si sono chiusi in uno degli uffici dell'attività della società. La manifestazione fa seguito al sit-in di ieri, con la stessa finalità: richiamare l'attenzione sulla sorte occupazionale di 20 dei 50 addetti che, da domani, saranno licenziati, poiché Alitalia non ha rinnovato l'appalto all'azienda, decidendo di internalizzare i servizi.

  Dopo 14 anni di fame non andremo a casa in silenzio. Chiediamo solo un posto di lavoro  
"Da qui noi non scendiamo - ha riferito all'inizio uno dei sette - finché le istituzioni non prenderanno a cuore seriamente la nostra sorte". Sul posto sono, però, intervenute le forze dell'ordine e, insieme ai rappresentanti Enac, hanno convinto i lavoratori a scendere dal cornicione. I dipendenti della Giaccheri sono, quindi, rientrati negli uffici, unendosi ad altri nove colleghi barricati all' interno.

A sbloccare la situazione è stato l'intervento del direttore Enac dell'aeroporto, Vitaliano Turrà, che ha dialogato con i rappresentanti sindacali e che ha deciso di convocare un incontro con i rappresentanti dell'azienda. Gli addetti, nel corso della protesta, hanno esposto uno striscione con su scritto "Dopo 14 anni di fame non andremo a casa in silenzio: chiediamo solo un posto di lavoro". "Per ora rientriamo negli uffici e vi rimaniamo - ha detto uno di loro - in attesa che ci siano sviluppi positivi ma siamo pronti a tornare sopra la balaustra se non arriveranno delle rassicurazioni sulla nostra sorte".
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