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Economia

Proroga OSP e istanze degli ambulanti: le sfide dell’assessora Lucarelli sul commercio di Roma

Monica Lucarelli dovrà confrontarsi con la scadenza dei permessi di occupazione di suolo pubblico, il 31 dicembre, e la crisi patita dagli operatori dei mercati

Il commercio di Roma è una partita aperta per la neo Assessora alle attività produttive e alle Pari Opportunità, Monica Lucarelli. Due le questioni spinose su cui l'Assessora dovrà venire a capo e risolvere da qui a fine anno, per risollevare le sorti del commercio romano: da una parte bar e ristoranti, dall'altra anche i 12.000 ambulanti che nelle ultime ore le hanno consegnato un dossier su tutte le difficoltà patite in questi mesi.  

Da un lato appunto, i gestori dei locali chiedono la proroga delle OSP, le concessioni di occupazioni di suolo pubblico che scadranno il 31 dicembre 2021. Mentre gli ambulanti lunedì hanno portato sul tavolo dell’Assessora Lucarelli 11 richieste su cui il Campidoglio deve intervenire per tutelare la categoria, l’unico comparto in Italia ancora non esonerato dalla tassa a canone unico.

“Chiediamo il rinnovo automatico delle concessioni per gli ambulanti, che l’orario delle rotazioni delle occupazioni permanenti nei mercati sia stabilito alle 8.30 e l’esenzione dal canone unico 2021 per le rotazioni nei mercati”, precisa Angelo Pavoncello, Vicepresidente nazionale e portavoce di ANA -UGL.

Bar e ristoranti appesi a un filo

Il 31 dicembre scadranno i permessi di occupazione di suolo pubblico concessi alle attività dal Campidoglio per attutire gli impatti del Covid e della crisi economica.

Da settimane Fratelli d’Italia sta realizzando di concerto con le associazioni di categoria Confcommercio Fipe, Confesercenti Fiepet e Cna commercio una proposta che favorirebbe la proroga della misura emergenziale. Solo tra il 2019 e il 2020, a Roma, hanno chiuso circa 1000 aziende e la mancata proroga delle OSP porterebbe a una perdita stimata di 40 milioni per la Capitale.

Il Campidoglio però, precisa che in questo momento la proroga delle OSP è competenza nazionale. “È una situazione che affronteremo non appena il Governo ci darà certezze e indicazioni precise sull’ipotesi del rinvio”, dicono al Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive del Comune di Roma.

Gli ambulanti scrivono al Campidoglio

L’Assessora Lucarelli nelle prossime settimane dovrà confrontarsi anche con le istanze di 12.000 piccole attività ambulanti che oggi popolano mercati, posteggi isolati, aree commerciali su rotazioni, urtisti e fiere di Roma Capitale.

"Ho intenzione - ha spiegato l'assessora Lucarelli - di aprire un tavolo permanente di concertazione e partecipazione. Tre sono le direttrici lungo le quali intendo muovermi: lavoro, decoro e legalità. Si tratta di tre assi interconnessi che devono assolutamente coesistere affinché possa da ora in poi avviarsi un costante confronto con tutte le parti interessate. L'attività in cui, da anni, versa il commercio ambulante ci impone di agire con celerità e attenzione"

“In questi mesi abbiamo subito due ingiustizie: prima non siamo stati esclusi dalla Cosap, il canone di occupazione di suolo pubblico, poi però non siamo stati comunque esonerati del Canone Unico del 2021 per le rotazioni nei mercati,”, spiega Pippò Magrì, storico commerciante di Roma e oggi portavoce del Movimento lavoratori autonomi.

La legge 160 del 2019 stabilisce che dal 1 gennaio 2022 gli ambulanti siano sottoposti a un canone unico (non a Tosap e Cosap) e all’esenzione del canone unico fino a fine anno. Nonostante il provvedimento in vigore, l’ex Giunta Raggi ha emesso il 30 agosto 2021 una delibera che riconosceva agli ambulanti un'altra tassazione, escludendoli di fatto dagli sgravi economici che il Governo aveva approvato in questi mesi per l’emergenza sanitaria.

“Il problema ora riguarda il fatto che sono stati aboliti i pagamenti per le occupazioni commerciali temporanee, ma non per quelle permanenti, che riguardano anche le rotazioni nei mercati” – spiega Magrì – “Chiediamo che il Comune scriva al Ministero dello Sviluppo Economico perché anche le occupazioni permanenti siano escluse dal canone del 2021 come in tutta Italia, altrimenti centinaia ambulanti oltre alle difficoltà economiche che già vivono a fine dicembre saranno costretti a saldare le 4 rate in sospeso”.

Postazioni isolate e prive di clienti

Un’altra questione, sollevata da ANA-UGL, riguarda poi le rotazioni nei mercati. “Gli operatori ambulanti possono cambiare delle postazioni di lavoro secondo dei turni orari, ma almeno 300 soste indicate dal Comune non hanno per noi valore commerciale”, tra queste Magrì segnala per esempio via Albergotti, in un parcheggio dietro un benzinaio a 80 metri da via Pineta Sacchetti. “Oggi centinaia di operatori non escono la mattina perché stando alla Delibera Comunale n. 29/2018, se gli ambulanti non sono nella postazione assegnata rischiano anche 5.000 euro di multa, a fronte dei 20-30 euro guadagnati al giorno. Chiediamo provvedimenti che permettano agli ambulanti di lavorare, a Roma sono pochi i mercati in cui riusciamo veramente a farlo – conclude Magrì - come il mercato Testaccio, dove però c’è stata anche un’evoluzione dell’operatore”.

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