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Martedì, 16 Aprile 2024
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Policlinico Tor Vergata, presidio di protesta dei lavoratori

Sindacati e dipendenti della Fondazione Policlinico Tor Vergata chiedono garanzie sul futuro della struttura

Contratti collettivi, contrattazione, nuove risorse e progressioni di carriera uguali per tutti. Decine di lavoratori hanno protestato nei confronti della Fondazione Policlinico Tor Vergata e della regione Lazio per chiedere nuove garanzie rispetto al futuro della struttura.


In un presidio organizzato nella mattinata dei giovedì 25 maggio davanti il Policlinico Tor Vergata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil i dipendenti della Fondazione hanno ancora una volta ribadito il loro malcontento e la volontà di continuare la mobilitazione se non verrà data loro risposte in merito a diverse richieste avanzate ormai da tempo. 


Presenti durante la protesta Francesco Frabetti, Fp Cgil Roma Eva, Sandro De Paolis, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, e Igino Rocchi, Uil Fpl Roma e Lazio i quali hanno chiesto all’azienda ed alla Regione di “uscire dall’incertezza sul destino del policlinico e mettere finalmente ordine nei rapporti tra sistema sanitario regionale e università”.


Policlinico Tor Vergata, garanzie per 600 lavoratori


Si chiedono insomma garanzie per i circa 600 lavoratori del sistema sanitario regionale. “I dipendenti della Fondazione Policlinico Tor Vergata hanno diritto al rispetto del contratto di sanità pubblica e devono avere un proprio tavolo di confronto per le decisioni che riguardano il loro lavoro – scrivono i sindacati in una nota - deve essere garantita la giusta rappresentanza sindacale e la possibilità di determinare il proprio futuro: è ora di uscire definitivamente dalle ambiguità che hanno sin qui caratterizzato la gestione delle risorse umane”. 


Policlinico Tor Vergata, il problema dei contratti


Secondo i sindacati andrebbero “tutte le disparità di trattamento tra lavoratori che operano fianco a fianco ma con condizioni normative ed economiche diverse. Allo stesso lavoro deve corrispondere stesso salario e stesse tutele”. Una situazione determinata dal fatto che alcuni lavoratori sono inquadrati con alcuni tipi di contratto collettivi ed altri con contratti diversi, che prevedono salari più bassi e meno tutele.  
“La struttura non può andare avanti con una configurazione ibrida che sta portando la situazione all’impasse per servizi e lavoratori – attaccano ancora i sindacati - A partire da salario, contrattazione, valorizzazione delle competenze, ma anche dalle progressioni verticali, visto che l’azienda sta tentando di imporre ingiustificatamente una disciplina delle procedure selettive che danneggerebbe ancora una volta il personale del Ssr”. 


Policlinico Tor Vergata, verso un nuovo protocollo d’intesa


Frabetti, De Paolis e Rocchi puntano sul nuovo protocollo di intesa che andrà a ridefinire i rapporti tra Regione e azienda ospedaliera. “Il protocollo di intesa che ridefinirà la nuova azienda ospedaliera universitaria e le condizioni di tutti gli operatori, dovrà tener conto di un principio base: se le risorse continueranno ad essere finanziate dal Ssr per la quota assistenziale, il contratto collettivo del personale dovrà essere quello della sanità pubblica”.


I sindacati hanno chiesto quindi di essere convocati in regione per interrompere la mobilitazione: “Il presidio è solo il primo passo di una mobilitazione che in assenza di risposte crescerà: siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie” concludono i rappresentanti ei lavoratori.
 

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