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INTERVISTA | Ciucci (Ance Roma): "Pnrr e Giubileo, il tempo stringe e alle imprese manca liquidità"

Il presidente degli edili di Roma e provincia fa il punto sul Superbonus ma anche sugli investimenti futuri, le cui scadenze sono ravvicinate

Opere pubbliche rallentate, cantieri finanziati con il Superbobus 110% fermi per il blocco dei crediti da parte delle banche, interventi di manutenzione straordinaria sugli stabili popolari sospese per difficoltà di reperimento dei materiali. A Roma e non solo ci sono molti cantieri bloccati, dopo un anno e mezzo di "piena". Quali sono le prospettive per la Capitale, vista la pioggia di miliardi che stanno cadendo sulla Città Eterna grazie al Pnrr e al Giubileo del 2025? A spiegarlo a RomaToday è Antonio Ciucci, presidente dall'aprile scorso dell'Ance Roma (l'associazione nazionale dei costruttori edili). 

Ciucci, qual è la situazione per le imprese edili a Roma e nel Lazio?

"Innanzitutto partirei dal contesto generale e da quel che è successo da fine 2020 ad oggi. I bonus, non solo quello del 110%, sono stati indubbiamente un volano che ha contribuito a far fare all'edilizia quel salto di qualità che l'ha portata a registrare una crescita record: oltre 1/3 della crescita del PIL ( +6,6 rispetto al 2021) in Italia è attribuibile al nostro settore, con il 2021 anno particolarmente positivo. Le imprese a Roma e nella nostra regione hanno prodotto molto, riprendendosi da una crisi lunga almeno 12 anni". 

Poi però è successo qualcosa, è come se si fosse abbassata improvvisamente la marea.

"Il boom di lavori dovuti al Superbonus ha alzato tantissimo la domanda interna, i prezzi sono così saliti, anche a causa delle tensioni internazionali, fino al 120-130%. In più, a causa di alcune truffe (che hanno riguardato quasi esclusivamente il bonus facciate, però), il governo Draghi si è espresso negativamente. Le banche hanno bloccato l'acquisto dei crediti delle aziende, che cariche di lavori fatti e impegni finanziari presi, si sono ritrovate improvvisamente senza liquidità. Siamo diventati un settore in tensione finanziaria nonostante la tanta produzione tra 2021 e inizio 2022, anche nelle opere pubbliche". 

Superbonus: al 31 agosto 2022 nel Lazio sono stati approvati 21.424 interventi per oltre 4 miliardi di euro. La spesa media per ogni condominio supera i 742mila euro

La prospettiva però è delineata dagli investimenti del Pnrr: circa 8 miliardi per Roma. Ce la faremo?

"Purtroppo questo non lo sappiamo con certezza. Le misure straordinarie messe in campo dal governo, ultima il Decreto Aiuti, sono servite per intervenire sull'aumento delle materie, ma ancora non sono diventate effettive, non hanno sortito gli effetti necessari e sperati. Alle aziende manca ancora liquidità e l'autunno non potrà che peggiorare le cose, con l'aumento dei costi energetici che stimiamo intorno al 35%". 

Oltre al piano europeo, a Roma ci saranno gli investimenti per il Giubileo 2025.

"E speriamo anche l'Expo 2030. In ogni caso sono tutte grandi opportunità, alle quali vorrei aggiungere la Ryder Cup 2023 e il piano rifiuti che porterà nuove infrastrutture. I tempi, però, sono stretti: la Porta Santa verrà aperta a fine 2024, la scadenza per la messa a terra dei cantieri Pnrr è nel 2026. Per noi è come fosse domani. Le perplessità però sono molteplici, legate sicuramente all'aumento dei costi dei materiali e poi alle reali capacità dell'amministrazione di portare a termine determinate procedure. Il Sindaco e la sua squadra sono coscienti dell'importanza di queste sfide, ma il dubbio resta. Ad oggi, di fatto, il Pnrr non è partito se non per qualche gara di Invitalia. Siamo contenti che Roma abbia deciso di siglare una partnership con Anas per le opere, è positivo, c'è consapevolezza dei gap e si sta intervenendo, anche con l'intenzione di assumere circa 300 nuovi tecnici. Vediamo". 

Tornando al caro-energia: questo come impatta sulle vostre imprese?

"Noi non rappresentiamo un settore energivoro, ma subiamo i rincari pagando di più i materiali. Si pensi per esempio alle acciaierie. I prezzi oggi vanno aggiornati per il caro materiali, con meccanismi strutturali di revisione. La validità del Dl Aiuti è al 31 dicembre 2022. Da gennaio cosa dovranno aspettarsi le nostre aziende?". 

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