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Martedì, 19 Marzo 2024
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Licenziamenti Pam Panorama, i sindacati chiedono garanzie per il futuro

Per continuare il dialogo con l'azienda che ha avviato una procedura di licenziamento, le sigle sindacali vogliono un piano aziendale scritto e certificato

Garanzie rispetto al futuro per non aprire altre procedure di licenziamento collettivo, nuovi impegni in termini di sviluppo, investimento e livelli di occupazione. È quanto hanno chiesto Filcams, Fisascat e Uiltucs nell’incontro avvenuto il 16 maggio con la direzione di Pam Panorama nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo per 255 fra lavoratrici e lavoratori aperta il 29 marzo scorso. Com’è noto, sono 13 gli ipermercati e 2 i supermercati impattatati da questa procedura tra Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Solo a Roma e i lavoratori interessati dalla procedura ammontano a circa 200. 

Sono diversi i punti vendita interessati dalla procedura di licenziamento. Da Ostia a Tiburtina, passando per I Granai e Lunghezza, i lavoratori condividono la stessa situazione dei colleghi di Formia, Alatri e Cassino, con il punto vendita di Latina che ha chiuso già i battenti.  Alla base dell’apertura della procedura di licenziamento una crisi strutturale che si trascina da tempo con l’azienda, impegnata con i cambi al vertice e nell’organigramma, a sottolineare anche la crisi dei consumi per effetto della pandemia. 

Pam Panorama, i sindacati vogliono un piano per il futuro

Per i sindacati, come spiega a RomaToday il funzionario Uiltucs Sergio Moro, è importante conoscere i piani futuri dell’azienda. “Siamo disponibili a parlare di tutto – spiega Moro - è un’azienda che soffre il fatto che gli ipermercati non tengono più commercialmente. A Pam Panorama abbiamo contestato e continuiamo a contestare la mancanza di un piano aziendale scritto e certificato. Per continuare il dialogo devono subito interrompere la procedura e da lì ripartire per un piano strategico”.

Moro è convinto che con una giusta organizzazione “diversi negozi che si vorrebbero chiusi potrebbero rimanere aperti. Di soluzioni ce ne sono tante come l’adozione di nuove flessibilità professionali, gli esodi o il ricollocamento del personale in altri punti vendita del gruppo. La cosa più importante, però, è che l’azienda prepari un piano strategico dal quale poter partire per risolvere questa situazione. Come sindacato contestiamo il fatto che, nonostante questa procedura di licenziamento in atto, sul sito dell’azienda si continui a trovare il link per essere assunti. Questo non è accettabile”. 

Pam Panorama, terminata la fase sindacale

Pam Panorama, essendo decorsi i 45 giorni dall’inizio della procedura di licenziamento che la legge stabilisce per l’espletamento della cosiddetta fase sindacale, richiederà al ministero del lavoro e delle politiche sociali la convocazione del successivo passaggio di tipo amministrativo. Organizzazioni sindacali e direzione aziendale torneranno ad incontrarsi il 23 maggio e l’8 giungo, al fine di proseguire il confronto e trovare un accordo definitivo. 

I sindacati inoltre, hanno fatto sapere in una nota che “nei prossimi giorni, faranno pervenire le loro proposte emendative al testo elaborato da Pam Panorama e relativo alla struttura ed alle modalità del confronto sindacale da attuare nell’ambito della fase di riorganizzazione che l’azienda stessa si accinge ad affrontare”.
 

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