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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Buoni regalo contro la crisi: la nuova tendenza dello shopping

Importato dagli Usa, il buono regalo prende piede nei negozi della Capitale e porta una ventata d'ossigeno alle vendite in flessione. Resistono i franchising di intimo low cost

Per combattere la crisi, ormai anche a Roma sta prendendo piede il “buono regalo”, da acquistare ora e poi utilizzarlo durante i giorni dei saldi. “È un ottima idea di marketing”, dice il vicepresidente di Fedestrade Stefano Zarfati, che rappresenta numerose strade dello shopping della Capitale. “Da un lato si permette ai consumatori di risparmiare in tempi di crisi, dall'altro si promuovono le vendite intelligenti, senza contravvenire al regolamento sui saldi", spiega Zarfati. "I negozi sono vuoti, e le bancarelle affollate - dice Paola Puma, commerciante di calzature in via Boccea -  Se fino a qualche anno fa i clienti iniziavano a chiederci l'anticipo di saldi ai primi di gennaio, oggi provano a ottenerlo già dai primi di dicembre. Anticipi non possiamo farne, tutt'al più togliamo qualche euro. E non c'è cliente che non chieda comunque lo sconto".

Stesso discorso per per Marco Caviglia, titolare di un negozio di abbigliamento maschile di viale Marconi: "Non ci siamo proprio. Siamo in flessione di vendite del 20-30 per cento ed è una tendenza iniziata il 31 luglio scorso. Qui non è che gira a mani vuote, la gente proprio non si vede. Ma dove è finita? Fino all'anno scorso, per un regalo, qualcuno qualche giaccone, o altri articoli impegnativi lo comprava. Oggi oltre la cravatta, la sciarpa o il maglioncino non ci si spinge". Secondo Federstrade solo l'intimo “low coast”, quasi sempre legato a catene in franchising, sembra sopravvivere alla "caporetto natalizia". Per tutti gli altri articoli e settori le vendite in flessione. "La nostra proposta di Natale è di facile approccio, per questo negli ultimi anni riusciamo a vendere molta più maglieria che lingeria e vanno bene anche i gadget - dice Adolfo Mieli titolare di Tezenis, in viale Libia -. Rispetto all'anno scorso l'aumento delle vendite è stato del 7-8 per cento, favorito anche dalla rimozione dei cantieri per la metro. Ci hanno penalizzato però gli scioperi e le targhe alterne".

"Non c'è stata una ripresa last minute come speravamo – commenta Zarfati - Il bilancio consuntivo è di un calo del 20 per cento, appena un po' meno catastrofico del 25-30 per cento dei primi giorni. I saldi anticipati al 5 gennaio non salveranno i regali di Natale, non certo procrastinabili alla Befana, che resta una festa esclusivamente per bambini. Molti però comprano buoni regalo adesso, spendibili nei giorni dei saldi una buona idea di marketing commerciale in stile Usa". ( Fonte Ansa)

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