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Economia

Monte dei Pegni, specchio della crisi: gioielli per andare in vacanza

Sono sempre più numerose le persone che ricorrono al Monte dei Pegni: uno strumento per garantirsi una breve vacanza, un piccolo piacere o semplicemente poter arrivare a fine mese

Fedi nuziali, medaglioni di famiglia, spille o collane. Oggetti di famiglia appartenuti agli antenati, ricordi preziosi legati a ricorrenze particolari. Antichi o nuovi, sono tanti gli oggetti con i quali si ricorre sempre più spesso al Monte dei Pegni. In piena crisi economica, questo sistema viene considerato dai più uno strumento per racimolare qualche euro con cui ci si può permettere un lusso troppo costoso per i tempi che corrono, una breve vacanza, o semplicemente potere arrivare a fine mese. Sin dalle prime ore del mattino, stamani, con un caldo asfissiante, sono state molte le persone in coda davanti all'Istituto di credito su pegno al Monte di Pietà.

"Ho impegnato i miei gioiellini d'oro - racconta una signora all'uscita - spero di portare il bambino al mare almeno a settembre e rilassarmi un po'". Nelle affollate sale d'attesa dello storico edificio oggi erano decine le persone anziane, qualche signora con bambini al seguito ma anche diversi giovani. Tutti seduti sulle poltroncine per ore aspettando che venga chiamato il proprio numero ed avere la stima sugli oggetti che intendono impegnare. "Da qualche anno ad agosto registriamo il pieno - racconta Massimo Satta, direttore Unicredit di Monte della Pietà a Roma - in tanti, specie i più giovani si rivolgono a noi per avere un prestito su pegno e andare in vacanza. Alcuni sono piccoli commercianti, proprietari che preferiscono depositare qui i loro preziosi perché le nostre casseforti sono più sicure, al riparo da eventuali furti in negozio o a casa e riprendersi gli oggetti al rientro dalle ferie. Inoltre le spese di custodia sono più convenienti di altre banche".

Durante l'estate si arriva anche a code con trecento persone. Circa la metà chiedono nuovi prestiti altri rinnovano il pegno. "Sono le donne anziane la maggior parte - spiega un'impiegata - spesso piangono e si sfogano con noi quando si vedono costrette a lasciare l'anello nuziale o un medaglione appartenuto alla mamma. Ci raccontano la loro disperazione: a volte è straziante". "Gli uffici - aggiunge un impiegato - sono aperti dalle 7.15 alle 14.00 dal venerdì al sabato. Il finanziamento viene dato immediatamente, l'oggetto consegnato in pegno sigillato in busta, e può essere impegnato da tre mesi fino a un massimo di tre anni. Però si può disimpegnarlo anche il giorno successivo. Oppure metterlo all'asta e prendersi l'eccedenza". (Fonte Ansa)

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