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Economia

Fondo per il Microcredito, finanziamenti contro povertà e esclusione sociale

I residenti nel Lazio che hanno difficoltà ad accedere alle procedure tradizionali di credito, possono ottenere comunque un sostegno economico. Il contributo non è a fondo perduto

Coloro che hanno bisogno di un aiuto economico, ma non riescono a ottenerlo tramite le procedure tradizionali possono ricorrere al Fondo per il Microcredito. Questo è stato istituito dall’Assessorato al Bilancio Programmazione Economico Finanziaria e Partecipazione della Regione Lazio, con la Legge n.10/2006.

Oggi è di competenza dell’Assessorato Sviluppo Economico e Attività Attività Produttive, interamente gestito da Sviluppo Lazio. E dal 2010 vede la partecipazione dell'Associazione Di'Gay Project - DGP. L'obiettivo è quello di combattere la povertà e l'esclusione sociale con la concessione di piccoli prestiti alle persone in difficoltà. 

MICROCREDITO - Il microcredito eroga a un tasso dell’1% da restituire attraverso rate mensili. Ci sono due tipi di interventi. Il primo è quello che riguarda credito da 5mila a 20mila euro e va da 36 a 84 mesi. E' rivolto alle microimprese (cooperative, società di persone e ditte individuali) in fase di avvio o già costituite. L'obiettivo principale è quello di contrastare l’economia sommersa, di sostenere la nuova occupabilità, l’autoimpiego e l’inclusione di lavoratrici e lavoratori con contratti atipici.

Il secondo intervento va da mille a 10mila euro e non si protrae oltre i 36 mesi. Riguarda crediti di emergenza, cioè quelli volti ad affrontare bisogni primari, quali la casa, la salute e i beni durevoli essenziali. Ed è rivolto al sostegno di persone sottoposte a esecuzione penale intra o extra muraria, ex detenuti, da non più di 24 mesi, conviventi, familiari e non, di detenuti.

RESTITUZIONE - Il microcredito non è un contributo a fondo perduto. Perciò i beneficiari devono produrre credito ed essere in grado di produrre reddito.

I BENEFICIARI - Necessaria per accedere al Fondo è anche la residenza nella Regione Lazio. I laziali dunque possono ottenere la copertura dei debiti tamite banche convenzionate con Sviluppo Lazio che operano in forma diretta, senza erogazione di liquidi.

I beneficiari devono inoltre dimostrare di avere oggettive difficoltà di accesso al circuito del credito ordinario bancario e non cercare di ottenere un finanziamento a tasso agevolato. La richiesta di finanziamento deve poi essere supportata da una reale necessità e il prestito deve rappresentare un elemento di miglioramento della vita.

LA PROCEDURA - Tutta la procedura si svolge nel rispetto della privacy. Non prevede versamento di liquidità sul conto del beneficiario che, in caso di insolvenza, subirà le conseguenze previste dalla normativa vigente.

La DGP valuta i requisiti dei richiedenti per effettuare la domanda di microcredito, corredata di tutte le documentazioni riguardanti le situazioni debitorie e/o progettuali dei soggetti. E' Sviluppo Lazio che poi fa la valutazione finale e predispone eventualmente i documenti per avviare l’iter presso la filiale territoriale della Banca di Credito Cooperativo convenzionata. Istruisce inoltre la pratica per acquisire altri elementi necessari alla valutazione dell’ammissibilità della domanda di finanziamento e della capacità di rimborso del beneficiario.

Infine la Regione stila un elenco generale delle domande accolte. Sviluppo Lazio le trasmette alle Banche convenzionate e queste provvedano a erogare i finanziamenti concessi.

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