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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parco archeologico Ostia Antica: protesta per il licenziamento di 12 dipendenti

Dipendenti in protesta davanti ai cancelli del parco archeologico per il licenziamento di 12 lavoratori

Un sit- in ha avuto luogo ieri davanti ai cancelli del Parco Archeologico di Ostia antica, protesta portata avanti per la tutela dei 12 lavoratori licenziati, dipendenti della società consortile Gelmar Nova Musa Lazio S.c.ar.l; società di servizi che in appalto gestiva i servizi di biglietteria, caffetteria e book-shop negli scavi di Ostia Antica.

Una scelta che ha chiuso le porte a diversi lavoratori, i quali si ritrovano disoccupati in piena emergenza Covid e che ad oggi chiedono chiarezza.

Il loro rapporto lavorativo di dipendenza per il parco archeologico è legato ad un contratto di appalto. La Direzione dei Beni Culturali ha interrotto il rapporto con la società ancor prima di indire una nuova gara, creando così, a detta del sindacato, il presupposto di licenziamento dei lavoratori. La questione è stata posta anche all'attenzione del Ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini dalle organizzazioni sindacali, che ancora non hanno ricevuto nessun riscontro.

“A seguito dei 12 licenziamenti dei lavoratori occupati sino al giorno 11 marzo, siamo stati obbligati a scrivere al Ministro Franceschini affinché intervenga a favore dei dodici lavoratori e delle proprie famiglie, per il licenziamento repentino comminato dalla società Gelmar Nova Musa lazio S.c.ar.l-  afferma Rosalba Carai, sindacalista UCLAS- la quale presentatasi in remoto nella riunione richiesta all'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma, ha precisato di avere in data precedente all'evento richiesto alla Direzione del Parco Archeologico di consentire una ulteriore proroga sino ad avvenuta aggiudicazione ad altro fornitore e che, a seguito di un diniego da parte della Committente ha proceduto con l'invio della lettera di licenziamento ad ogni lavoratore".

Lo scorso 11 marzo i dodici lavoratori cessano di lavorare, anche se, il rapporto tra Ministero e Società appaltatrice, sia sottoposto alle regole dettate dal codice degli appalti e dai contratti collettivi, secondo i quali  i lavoratori hanno il titolo di essere assunti senza soluzione di continuità dalla società subentrante, ovvero di poter continuare il loro lavoro nonostante il cambio della cooperativa.

Inoltre il nuovo bando per l'assegnazione delle attività sembrerebbe essere stato pubblicato solo dopo quattro giorni dall'avvenuto licenziamento e non prima della scadenza dell'appalto in corso, decisione, che avrebbe potuto evitare il licenziamento dei dipendenti in questione, poichè,  ai lavoratori non verrebbe riconosciuto il diritto di assunzione in maniera "continuativa".

Attraverso la manifestazione di oggi, il sindacato UCLAS insieme ai dipendenti ha cercato di sensibilizzare ancora una volta  il Direttore del Parco Archeologico di  Ostia Antica nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie, "Abbiamo ricevuto l'interessamento di politici di Forza Italia e della Lega, -conclude Rosalba Carai- ad oggi nessuna risposta ci è pervenuta dal Ministro Dott. Franceschini al quale anche attraverso la Stampa stiamo tentando di fare in modo che ascolti il grido dei lavoratori, sconcertati del fatto che da parte del Presidente del Consiglio si tenti di arginare lo tsunami  dei licenziamenti e dall'altra non si riesce ad impedire l'emorragia  che giorno per giorno distrugge imprese e famiglie. I lavoratori continueranno a manifestare a tutela del loro posto di lavoro".

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