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La protesta dei mille psicologi bloccati in graduatoria mentre i consultori restano vuoti

Il sit in degli idonei al concorso della Asl Roma 2: “Basta assunzioni opache, si a scorrimento elenchi di chi ha sostenuto e superato prove esame”

"Salute in voucher, no grazie". E’ questo uno dei cartelli esposti dagli psicologi e psicoterapeuti, circa mille in tutto, risultati vincitori del concorso indetto dalla Asl Roma 2 che questa mattina hanno protestato davanti alla sede della Regione Lazio. 

La protesta dei mille psicologi bloccati in graduatoria

Gli psicologi, che hanno sostenuto le prove d'esame durante la pandemia risultando idonei, contestano il lento procedere dello scorrimento delle graduatorie e la contemporanea stabilizzazione dei cosiddetti contratti Covid: quelli del personale sanitario chiamato con contratto a termine per soddisfare le esigenze straordinarie dettate dall’emergenza e poi assunto. Senza quindi passare da concorso pubblico. 

"Ad oggi le procedure di assunzione sono state a dir poco opache. Sì continua a procedere per manifestazioni di interesse, mentre la necessità di servizi sul territorio regionale è disperata, come è testimoniato anche dalla lettera dei direttori dei dipartimenti di salute mentale non capiamo perché si continuano ad utilizzare queste strane modalità di assunzione dando linfa al precariato, quando ci sarebbe bisogno di stabilità" - ha spiegato ai microfoni dell’Agenzia Dire Giuseppe Sartiano, psicologo e psicoterapeuta tra i 750 risultati idonei al concorso della Asl Roma 2. 

Psicologi parcheggiati: le graduatorie ci sono ma le Asl assumono fuori concorso

Le richieste degli psicologi del Lazio

A diciannove anni dall’ultimo concorso per la categoria ora gli idonei che hanno sostenuto un esame complesso, composto da due prove scritte e una orale, chiedono di essere assunti e di riempire i servizi che sono al collasso. "Gli scorrimenti molto lenti e gli avvisi di stabilizzazione non sono del tutto in regola. Vogliamo chiedere chiarimenti alla Regione. Perché intanto, molti servizi a Roma e nel Lazio sono sguarniti di personale" - aggiunge Liliana Salvati, tra i 750 concorsisti risultati idonei. 

A margine del presidio una delegazione degli psicologi è stata ricevuta dalla direzione socio-sanitaria. Gli idonei al concorso hanno chiesto il rispetto dei bandi pubblici e lo scorrimento delle graduatorie. “Abbiamo ribadito che i consultori continuano ad essere vuoti e abbiamo chiesto dati certi sul fabbisogno della Regione".

Nel Lazio c'è il bonus, ma mancano gli psicologi

"La risposta - fa sapere Sartiano - è stata che, pur essendo in una situazione di transizione politica, la Regione si impegna a produrre un provvedimento amministrativo in cui ricorda alle Asl i criteri di utilizzo delle graduatorie e lo stop ad altri concorsi e altre manifestazioni di interesse, perchè il criterio sarà quello di utilizzare la graduatoria". La Regione si è poi resa disponibile a pubblicare, a breve, il fabbisogno effettivo di psicologi in ambito regionale. "Questa promessa ci viene fatta da tantissimo tempo e ad oggi non è stata ancora realizzata - conclude il portavoce degli psicologi bloccati in graduatoria - ma speriamo che questa volta le promesse diventino realtà".

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