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Economia

La lenta ripresa degli alberghi di Roma, ma dalle associazioni nessun trionfalismo

L’associazione di categoria punta ora sui fondi del Giubileo e del Pnnr per il rilancio del turismo a Roma. Cosa è emerso durante la 71° Assemblea annuale di Federalberghi

Autunno di ripresa per il turismo a Roma, ma senza infamia e senza lode. È quanto emerge dalla 71° Assemblea annuale di Federalberghi Roma, principale associazione di categoria a tutela di hotel e strutture ricettive, tenutasi ieri presso il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa.

L’Assemblea ha permesso di tracciare un bilancio dell’ultimo periodo e indicare le prospettive future del turismo romano, che a oggi mostrano un orizzonte di magre consolazioni, come evidenziato da Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma.

“Purtroppo l’incertezza sul futuro permane a causa dei segnali contrastanti che arrivano dall’Europa e da alcune zone d’Italia, dove si parla nuovamente di chiusure e colori rallentando il nostro settore ed esponendolo a prenotazioni sempre più all’ultimo momento. A Roma 380 alberghi su 1.200 restano chiusi e la crisi non può dunque dirsi superata”.

Presenti all’evento il nuovo Assessore al Turismo, Gradi Eventi e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.

Fondi del Giubileo e il Pnnr linfa per il turismo a Roma

Secondo i dati forniti dall’EBTL (Ente Bilaterale Turismo del Lazio), il bimestre settembre/ottobre 2021 ha fatto registrare circa 930.000 arrivi e 1.885.000 presenze negli hotel della Capitale, a fronte dei 396.267 arrivi e 812.817 presenze del corrispondente bimestre 2020. Per cui un dato positivo, seppur marginale, c’è con una crescita rispettivamente del 134,69 % e del 131,91%.

Per comprendere il dato va però sottolineato che nello stesso periodo del 2019, prima della pandemia, gli arrivi erano stati ben 2.668.044 e le presenze 6.173.433; numeri che indicano un calo a settembre/ottobre 2020 rispettivamente del - 65,14% e del - 69,47% rispetto a quello precedente, ridimensionando così notevolmente l’apparente ripresa attuale.

“Le odierne percentuali vanno lette con estrema attenzione” ha detto il Presidente di Federalberghi “Partivamo infatti da dati talmente bassi che realisticamente ora non è il caso di essere trionfalisti: si tratta di una crescita fisiologica legata al calo dell’emergenza. Siamo di fronte a una grande, forse irripetibile occasione per cambiare il corso della nostra storia turistica. Se gli ultimi 10 anni hanno visto la Capitale in crisi su tanti nodi fondamentali come il decoro, i rifiuti, la sicurezza e la mobilità, ora abbiamo l’eccezionale opportunità di utilizzare i fondi stanziati per il Giubileo e il Pnnr e all’orizzonte appuntamenti come la Ryder Cup del 2023 e se andrà bene l’Expo 2030. L’Amministrazione entrante ha il compito di non lasciarsi sfuggire questa chance estrema per invertire una rotta di declino che pareva ineluttabile: ci aspettiamo che faccia rinascere Roma e la faccia tornare la Capitale d’Italia ed il traino turistico di tutto il Paese”.

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