Sull'Aurelia l'hotel a 6 stelle gestito da ragazzi down
Lavoro, disabilità e la voglia di essere come gli altri. "Hotel 6 stelle" racconta la prima esperienza lavorativa di 6 ragazzi con la sindrome di Down alle prese con uno stage formativo in un grande hotel di Roma
Sei ragazzi down, un grande hotel della Capitale, il Melia Roma Aurelia Antica e un mestiere da imparare con tutte le difficoltà del caso, ma anche tante emozioni. Una bella storia di integrazione e di amicizia quella proposta da "Hotel 6 stelle", la docu-fiction di Claudio Canepari prodotta da Rai 3 e Magnolia, in collaborazione con l'Associazione Italiana Persone Down (AIPD).
Sei puntate in onda su Rai 3, in seconda serata, a partire da lunedì 17 febbraio, racconteranno la prima esperienza lavorativa di Benedetta, Edoardo, Emanuele, Livia, Nicolas e Martina, tutti tra i 19 e i 31 anni, che per sei settimane hanno fatto uno stage in un hotel di Roma. I ragazzi hanno collaborato con il personale dell'albergo (ognuno di loro era affiancato da un tutor) nello svolgimento delle attività quotidiane: Nicolas alla reception, Martina cameriera ai piani, Benedetta e Livia cameriera di sala, Emanuele in cucina come aiuto cuoco ed Edoardo alla manutenzione.
Durante il tirocinio formativo anche lezioni di inglese e visite inaspettate che regaleranno ai ragazzi piacevoli emozioni e al pubblico tanti sorrisi.
Un lungo percorso fatto di sacrifici, difficoltà, momenti di sconforto, ma la voglia di farcela e soprattutto il sogno della "normalità" aiuterà i ragazzi a non mollare e farà nascere stupende, quanto inaspettate, amicizie non solo tra loro ma anche con i tutor e gli altri dipendenti dell'hotel.
Il programma, ispirato alla trasmissione svedese "Service with a smile" e realizzato anche in Spagna, punta i riflettori sull'integrazione e sull'inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Un tema molto delicato ma affrontato con ottimismo e speranza da "Hotel 6 stelle". La possibilità di lavorare è ciò che più desiderano i protagonisti: "Voglio fare un corteo con tutti i ragazzi down - ha detto in conferenza stampa Martina, la più grande dei ragazzi e loro portavoce - Dobbiamo alzare anche noi la voce e chiedere un lavoro".
Entusiasta del progetto il direttore di Rai3, Andrea Vianello: "Abbiamo provato a fare il vero 'servizio pubblico', spostando l'attenzione su integrazione, lavoro e disabilità. Assistiamo all'integrazione lavorativa di questi sei ragazzi che, oltre ad avere un cromosoma in più, hanno anche una marcia in più. 'Hotel 6 stelle' è un'esperienza vera, non è nè una fiction, nè tantomeno un reality, possiamo definirla una docu-experience. Proprio così. E' la prima docu-experience della televisione italiana".
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