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Martedì, 16 Aprile 2024
Proteste lavoratori / Centro Storico / Piazza dei Santi Apostoli

Le guardie giurate in sciopero ricevute in Prefettura: “Serve osservatorio su vigilanza privata”  

I lavoratori protestano contro turni massacranti e scarse tutele: "Il nostro è lavoro ad alto rischio, serve attenzione"

Turni massacranti che talvolta arrivano anche a dodici ore consecutive; mancata applicazione delle regole contrattuali come quelle legate agli scatti di anzianità, a molti negati, o la comunicazione dei turni che spesso avviene giorno per giorno e non in modo quindicinale. 

Lo sciopero delle guardie giurate di Roma

Sono scese in piazza per protestare le guardie giurate di Roma, insieme ai colleghi della sicurezza non armata, dipendenti delle aziende Cosmopol, Poliziotto notturno e Ivu. Lavoratori e lavoratrici che nella Capitale sorvegliano siti archeologici, palazzi delle istituzioni, grandi aziende e università come Colosseo, Ministero degli Esteri, Eni, Acea, Enea Sogin e Sapienza. Uno sciopero per denunciare “l’insostenibile situazione sotto il profilo contrattuale e dei carichi di lavoro”. 

Le guardie giurate ricevute in Prefettura: “Serve osservatorio”

Nel corso del presidio in piazza ss Apostoli, una delegazione sindacale a rappresentanza di guardie particolari giurate e vigilanza non armata è stata ricevuta in Prefettura: “Abbiamo ribadito le ragioni che hanno portato alla nostra protesta odierna e sollecitato la fattiva realizzazione dell’Osservatorio Vigilanza Privata per un monitoraggio congiunto della situazione sul territorio da parte di sindacati, Questure e Ispettorato del Lavoro” - hanno fatto sapere a margine dell’incontro Fabio Pesoli, Paolo Le Foche e Stefano Rosignoli, della Filcams-Cgil Roma Lazio, Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti e Uiltucs Roma e Lazio. 

La situazione del comparto: “Scarsa sicurezza per lavoro ad alto rischio"

“La situazione riguardante i lavoratori del gruppo Cosmopol va risolta urgentemente, perché i carichi di lavoro e le mancanze contrattuali sono insostenibili ed esasperanti. Restano poi problemi trasversali che riguardano molti lavoratori del comparto: il massimo ribasso negli appalti, pagato a caro prezzo dai lavoratori che a causa della compressione delle tariffe operano in carenza di organico; la mancanza di dotazioni adeguate per le guardie giurate, spesso sprovviste di giubbotti antiproiettile, fari brandeggianti, torce e qualsiasi dispositivo previsto dal decreto ministeriale 269 del 2010; la scarsa attenzione che si riscontra sulla sicurezza, con lavoratori di pattuglia talvolta per 12 ore consecutive, con i rischi che ne conseguono, e mezzi non sempre adeguati. Per parte nostra – concludono i sindacalisti – faremo tutto il possibile per risolvere i problemi concreti di persone che tutelano la nostra incolumità e spesso invece non sono tutelate come dovrebbero”.

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