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Economia

Guardie giurate: la protesta arriva sotto casa di Berlusconi

Eludendo i blocchi della polizia i vigilantes dell'Istituto Urbe in presidio a Piazza san Marco, sono arrivati sotto Palazzo Grazioli, dove hanno gridato la loro rabbia chiedendo al governo un intervento

Continua da ormai 15 giorni lo sciopero della fame delle guardie giurate dell'Istituto di vigilanza Urbe che proseguono, alternandosi, il loro presidio a Piazza San Marco. Ieri il blitz a sorpresa sotto casa di Berlusconi a Palazzo Grazioli, realizzato per chiedere ad alta voce, l'intervento del governo per risolvere la vertenza.

Un gruppo di manifestanti, muovendosi singolarmente, è riuscito ad aggirare i blocchi di polizia presenti in zona, arrivando alla fine in gruppo sotto la residenza romana del Premier, che però in quel momento era in Sardegna per il vertice italo – spagnolo. Una protesta più simbolica che altro, che è stata interrotta dall'immediato intervento della Polizia.

Sulla vertenza è atteso a giorni un nuovo incontro con il prefetto. Spiega Massimo Fofi di Rdb-Cub: “Dovrebbe intervenire il ministero per lo sviluppo economico che dovrebbe convocarci per un tavolo. Il prefetto, a quanto abbiamo saputo si muoverà in questo senso”.

I MOTIVI DELLA PROTESTA
L'Istituto di Vigilanza Urbe ha subito di recente una riforma che prevede in sostanza lo scorporo dall'Associazione nazionale combattenti e reduci. L'istituto di vigilanza prima della riforma contava 943 dipendenti che con la riforma sono passati dalle dipendenze pubbliche a quelle private. L'istituto infatti è stato ceduto ad un soggetto privato.

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