I gilet arancioni pronti ad invadere Roma: in 5000 attesi a piazza Santi Apostoli
Oltre che dalla Puglia, gli olivicoltori arriveranno da Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Lazio, Toscana per dare vita alla più grande manifestazione di sempre dell’olivicoltura italiana
“Dopo troppe chiacchiere e stucchevoli rimpalli di responsabilità, i politici ci costringono a venire a Roma per spingerli a prendere provvedimenti urgenti a favore di un settore in ginocchio. Pretendiamo lo stesso rispetto che viene dato a tutte le categorie agricole durante le emergenze, gli olivicoltori non sono cittadini di Serie B”, dichiara il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeusi. Giovedì 14 febbraio dalle 9.30 sarà insieme a 5000 olivicoltori a manifestare in piazza Santi Apostoli contro il governo e i rappresentanti parlamentari sordi al grido degli operai agricoli.
Oltre che dalla Puglia, gli olivicoltori arriveranno da Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Lazio, Toscana per dare vita alla più grande manifestazione di sempre dell’olivicoltura italiana proprio il giorno di San Valentino, data simbolica scelta per rinnovare l’amore per la terra e per gli ulivi.
Si prevede "un'invasione" della capitale: saranno presenti olivicoltori appartenenti a Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Uci.
Gli agricoltori reclamano un decreto legge d’urgenza: risorse per le gelate dell’anno scorso che hanno decimato la produzione olivicola, un decreto legge d’urgenza per la xylella con risorse vere ed immediate per le aziende ed i frantoi colpiti, interventi seri di contrasto alle frodi e ai cartelli che li costringono ad abbassare i prezzi dell’olio extravergine d’oliva, che resta uno dei prodotti di punta del Made in Italy.
